Selecciona tu idioma

.

jueves, 30 de abril de 2015

Puntata 596- parte 1.

Buonasera Raipaquisti tutti. Inizio subito dicendo che sono molto demotivata: queste puntate italiane sono di una noia mortale, tutto ruota intorno a Gonzalo e Aurora…da quando la brutta copia della levatrice è arrivata a Puente Viejo la situazione è diventata intollerabile…troppo spazio dato a personaggi che saranno solo delle meteore in questa soap, mentre i personaggi storici che reggono tutto l’impianto vengono lasciati in secondo piano. Non è possibile sopportare tutto questo…sta diventando una fatica accendere la televisione per guardare Il Segreto! Quindi perdonatemi se in quest’articolo non menzionerò affatto le insulse vicende che riguardano i figli della levatrice…
Da quando è morto Leon non c’è spiraglio di una trama raipaquista ben fatta! Quando c’era lui era sempre tra i piedi, sempre tra Raimundo e Francisca, però almeno grazie a Leon i due si incontravano…ora che è morto nemmeno quello! Quasi quasi rimpiango il terzo incomodo…per fortuna il signor Castro ha lasciato le sue terre a Raimundo e questo oggi ha dato occasione ai nostri due beniamini di incontrarsi alla locanda. Francisca infatti (che ha saputo che Raimundo vuole metter su una cooperativa per far fruttare quelle terre e aiutare così i più bisognosi) è andata a questo proposito a sottrarre qualche informazione dal diretto interessato, che invece si sta preparando per partire. Raimundo ha deciso di recarsi nella capitale dove deve incontrare un avvocato che gli preparerà tutte le carte per il suo nuovo progetto. Qui mentre comunica ad Alfonso ed Emilia la sua decisione di partire il giorno dopo:


Alfonso ed Emilia si preoccupano di ciò che penserà Francisca quando verrà a sapere dell’iniziativa di Raimundo, ma lui si dichiara indifferente all’opinione della Montenegro e l’unica cosa che riesce a dire è che Francisca non capisce il concetto di fare del bene in modo disinteressato. Raimundo è molto duro quando si riferisce a Francisca, la definisce addirittura “vipera” e questo, se da un lato tranquillizza sua figlia e suo genero, non risulta molto gradito alle mie orecchie raipaquiste che invece sono costrette a sentire sempre parole di odio da entrambe le parti.


Io intanto mi deconcentro un attimo quando Ramón Ibarra guarda dritto in camera…


Sotto il sorriso compiaciuto di Emilia, Raimundo infine conclude il suo discorso dicendo che vuole solo fare del bene ai più bisognosi, dare una mano alla locanda e tenere la testa occupata per non pensare a Francisca…


Cosa pensare di lui quando dice così? Solo che evidentemente la Montenegro è il suo pensiero più ricorrente…è questo non è affatto un male.
Ma andiamo avanti: dopo qualche scena, vediamo Francisca che cerca di assaggiare una delle ciambelle che Mariana ha comprato in piazza, ma l’espressione della Montenegro non lascia tante speranze: i dolci non sono per niente commestibili. Mariana cerca di scusarsi, dicendo che da quando non si può più comprare da Candela, quelle ciambelle sono l’unica alternativa.

La conversazione tra le due si interrompe per la visita inaspettata di don Celso: quale sarà il motivo dell’arrivo del viscido sacerdote?


Ebbene, una questione di vitale importanza per la trama della nostra soap, di cui pare che solamente il vecchio mentore non fosse ancora stato messo al corrente, non ha fatto dormire don Celso: la storia dello stupro subito da Maria di cui Gonzalo fu accusato parecchio tempo prima. Don Celso, dopo aver appreso la succulenta notizia da Dolores, ne chiede conferma a Francisca…l’espressione della Montenegro non è delle più felici nel ricordare certi dolorosi e oscuri momenti del passato che hanno gettato discredito sulla sua figlioccia e, di conseguenza, sul suo buon nome:


È già da molto che c’è stata la sentenza. Pensavo che la Chiesa, dedita a sottolineare i peccati dei suoi fedeli, fosse aggiornata anche su quelli dei suoi sacerdoti! […] Per me è molto doloroso parlare di questo…
Francisca non si risparmia e Don Celso non si ferma al momento della mancata condanna del giovane, ma chiede maggiori dettagli e soprattutto l’opinione della Montenegro, che si vede costretta a ricordare anche il modo in cui la sua figlioccia lo ha discolpato dinanzi a tutti, riferendo del rapporto sessuale che hanno avuto: “Chi avrebbe dovuto vigilare sulla sua virtù l’ha deflorata, che ci sia stato o no lo stupro.
 La Montenegro si lamenta del fatto che il vescovado non abbia ancora preso provvedimenti, ma don Celso ha la soluzione pronta per allontanare Gonzalo per sempre da Puente Viejo: ha solo bisogno dell’aiuto di Francisca per portare a termine il suo progetto. Ecco la sua espressione persuasiva:


Mentre Francisca si lamenta che una persona così peccatrice come Gonzalo abbia ancora il diritto di somministrare la comunione ai fedeli, don Celso quasi lo difende, dicendo che i sacerdoti sono persone peccatrici come le altre…ma ha già in mente quale penitenza impartirgli. Francisca si compiace di questa sua conclusione e quando don Celso, chiariti tutti i dubbi, si alza per andarsene, proprio in quel momento arriva Maria. Il sacerdote, dopo un rapido sguardo dalla testa ai piedi della giovane, la definisce “virtuosa” senza pensarci troppo e queste parole fanno indispettire tanto Francisca, a tal punto che si alza in piedi e gli chiede di ripetere quanto ha detto. Don Celso, con lo sguardo basso, dice che è stato solo “un saluto e un santo complimento” ma Francisca ormai è furiosa e lo avvisa che non è permesso fare certe affermazioni in casa sua: “Ponderate le vostre parole don Celso, perché qui ci sono cose che non vengono permesse, né a voi né a nessuno!


Don Celso è riuscito a far infuriare Francisca, pur continuando a ripetere che lo scopo delle sue parole non era affatto quello di offendere. La Montenegro è costretta con il pugno di ferro a metterlo alla porta.


Quando il vecchio “corvo” va via persino la figlioccia si preoccupa dei loro discorsi, constatando il malumore della sua madrina, ma Francisca è risoluta: “Questi corvi conviene tenerli sempre a bada: credono di poter giudicare chiunque vogliono perché portano l’abito talare e conoscono i peccati di tutti, però con me hanno trovato un osso duro!


Francisca ha ragione, quel don Celso è davvero irritante e il timbro di voce del suo doppiatore italiano è proprio adatto al carattere del personaggio! L’unico lato positivo che riesco a vedere in lui è che sarà la chiave di volta per smascherare Gonzalo, quindi non tutti i mali vengono per nuocere…e non tutti i cattivi fanno del male allo stesso modo!
Finalmente dopo qualche scena arriviamo alla locanda: la Montenegro entra nel regno degli Ulloa con Mauricio e cerca in giro con lo sguardo, rendendosi subito conto che non c’è nessuno da quelle parti.


Ma Francisca non cerca “chiunque”, bensì proprio “quel fannullone” che lei tanto ama (o odia, a seconda delle situazioni)! Il capomastro le mostra una pietra di onice che ha raccolto per lei: serve per togliere il malocchio e mettere in fuga gli spiriti maligni. Mauricio pensa che questo portafortuna le possa far bene, visto che ultimamente gli sembrava molto scossa dopo la morte di Leon.


Ma la Montenegro non crede a tali superstizioni, non apprezza il pensiero del suo fedele servitore e lancia a terra la pietra, convinta che non le serva…proprio in quel momento ecco entrare Raimundo che la riceve sui piedi!

Il signor Ulloa prontamente la raccoglie e approfitta di essa per stuzzicare Francisca: “Mi ricevi a sassate nell’albergo della mia famiglia?
Francisca: “Non ti ho visto arrivare, ma non mi sembrava una brutta accoglienza


Come inizio, direi che l’incontro si fa promettente: Raimundo chiede a Francisca se si sente perseguitata da oscure presenze maligne e se sta subendo il malocchio, ma la Montenegro dichiara di sentirsi in pace con il Creatore. Poi cambia discorso e chiede a Raimundo direttamente spiegazioni sul suo nuovo progetto: “Sono venuta perché ho saputo che pensi di cedere ai poveri le terre che ti ha regalato Leon!


Esatto: creerò una cooperativa affinché la portino avanti tra di loro! Immagino che ti farà male che la gente si aiuti, però dovrai tollerarlo!” Raimundo è molto spiritoso e con quel sorrisino è proprio irresistibile!


Francisca: “Non mi inganni con il tuo gesto: l’unica cosa che vuoi soddisfare è la tua vanità, vuoi che si parli bene di te!
Poi si mostra anche preoccupata per i suoi confini: “Quelle terre confinano con le mie, lo sai bene: non cercare di prendermene un palmo, perché ti porterò in giudizio.


È solo una provocazione o davvero la Montenegro pensa che Raimundo possa essere interessato alle sue terre? Raimundo la spiazza con una risposta breve e concisa, che non lascia spazio a dubbi: “Io non sono solito prendermi quello che non mi appartiene, al contrario di altri”. Ulloa guarda dritto negli occhi Francisca, tanto da indurla a pensare che si stia riferendo a lei.


Poi fa un passo avanti per andar via: “A mai più Francisca!
Francisca sa come trattenerlo un altro po’: “Ti disturbo, è per questo che te ne vai?
Raimundo: “Me ne vado perché non mi interessa niente di quello che puoi dirmi: sentirti è come ascoltare un rantolo, un rumore molesto che si sente, ma presto si interrompe!
Francisca: “Per quanto inganni gli altri, non ingannerai me Raimundo Ulloa: tu non sei migliore di me. Ricorda le tue ultime azioni.”
Raimundo: “Le ricordo, sì…perché io ho qualcosa che a te manca: il rimorso, Francisca.


Dopo questi profondi sguardi di odio e i numerosi riferimenti al passato che hanno condiviso, Raimundo va via, lasciando Francisca pensierosa e allo stesso tempo colpita dalle sue parole, mentre il fedele Mauricio cerca ancora di convincerla ad accettare la pietra di onice.


La storia si ripete e la scena raipaquista, pur molto divertente (nonostante le parole di odio reciproco), ha le stesse dinamiche di molte altre viste in passato e di tante altre che vedremo in futuro. Tutto sommato però,  prendersi a sassate è proprio un modo originale di flirtare, non trovate? Se solo potessimo vederli più spesso insieme sarebbe meglio per tutti! Alla prossima!

miércoles, 29 de abril de 2015

1060

Ay dios mio, ay diooooos miooooo, si, Raipaquistas y raipaquis-toooos, acabo de ver la escena y si, esto era la crónica de una muerte anunciada.
Madre mía, madre mía, play, para, muere, resucita, pa´atrás, play, para, muere, resucita, pa´atrás, play, para, muere, resucita y así llevo como dos horas, muriendo, con esta escena y con el móvil en la mano preparado a punto de llamar a la UVI RP.






Así, así me tienen esta pareja de tórtolos, tan enamorados, tan cuquis, tan bonitos, tan, tan, tan todo, que creo que sólo de ellos voy a escribir hoy. Porque si, porque llevamos 1060 capítulos de espera, porque nos han dado mucha caña y nunca se han acordado de nosotras, porque les han puesto unas tramas infumables e insufribles, porque han pasado por mucho y han vivido mucho para que no tengan sus ratitos de amor, porque se aman, porque se adoran, porque son la mejor pareja de PV, porque sólo con mirarse saltan chispas, porque nosotras solas, sólo con ver de la manera que se besan, estamos flotando en una nube, y porque si, hombre, porque nos lo merecemos como las que más, muchos es el tiempo de espera, Y POR FIN NOS HAN RECOMPENSADO, con la única y verdadera historia de amor de PV. La de Raimundo y Francisca.

Ay que ya va otra vez, ay que me da, que me da. Tranquilas, respirad conmigo, inspira, espira, inspira y directamente expirad y muramos todas.  ATENTAS:

-Responde Raimundo, ¿volverás a renunciar a nuestro amor por el favor de los otros? Ay, que me la como, ¿se puede ser mas bonita que ella?



-No Francisca, he tomado la determinación de vivir junto a ti el resto de mis días y es lo que me dispongo a hacer. Bravo Raiumundo, Bravo por ti. Bravo porque por fin has eliminado, machacado y extorsionado a Mariví. Bravo porque a pesar de lo pasado con tu hija, estás acompañando al que fue, es y será el amor de tu vida hasta los restos. Porque una relación así de especial no hay quien la disuelva, como un día dijo la Bicha ( que tanto odiamos) donde hubo brasas, quedan rescoldos. Ayyy, yo te odiaba por ese gen tan Ulloa que tenías, pero colega, lo has bordao, lo has bordao hasta el punto que te adoro, moreno sabrosón asucareño. Di que si, que ya lo llevabas bien, por fin abres los ojitos y has visto quién está delante de ti. Love is in the aiiiiir!!!!!!






-Por un instante creí que te perdía de nuevo.
Que carita, pobre. Ha respirado de descanso al escucharlo decir tales palabras. Pero ¿cómo lo vas a perder Francisca? Todas sabemos cómo eres y qué fallos has cometido en el pasado. Pero eso es pasado pisado y ahora te estás "remitiendo" de tus fallos y le estás demostrando todo lo que lo amas, con sinceridad y con el corazón en la mano. Que maravilla ver a Francisca de esa manera. Ya dijo el Ibarrón sabrosón , digo, Ramón, que ibamos a ver a una Francisca que nos iba a sorprender, y EUREKA, ahí la tenemos. Que si, que nos mola la Paca mala, irónica y con un punto de killer, pero es que nos enamora verla así de tierna y cuqui. ¿Es o no es? jajajajaja






-Por primera vez en la vida, estoy siguiendo los dictados de mi corazón y el deseo que me empuja a vivir contigo. Mas, eso no significa que resulte fácil. Pues claro que no Rai, si es que hijo, llevas un mareo en la cabeza de tres pares de huevos. Y oye, que yo te entiendo, al final hagas lo que hagas a alguien vas a tener enfrentado contigo.
Pero, qué prefieres, ¿enfrentarte con Emilia, que al final ya tiene hecha su vida con marido e hijo o enfrentarte a las raipaquistas, que semos muchas? Yo no digo nada, pero con un enfrentamiento con nosotras, puedes acabar escaldado como un huevo pasado por agua.





 


-Dime que tu sientes lo mismo que yo Raimundo. 

-Te quiero por encima de todas las cosas Francisca

-Y yo a ti, amor mío.






Y entonces aquí he empezado a escuchar un pitido en el oído y las pulsaciones a una velocidad extrema, que creo que he sido abducida por un oso amoroso y he despertado justo para ver como se besaban.
 Porque madre mía, madre mía, que manera de hablarse, de mirarse de todo. Omg que entro en modo "jashfljhsdfjhsdfide" y me da, me da, que no tengo altura.

Ya está, a mi que me recojan los restos. manden una ambulancia a la calle Muerta me hallo, número del amor, en la provincia de raipaquistas muertas y resucitadas.

Dios mío, que cosa mas maravillosa, preciosa y bonita que nos acaban de brindar estos dos. No sólo Raimundo y Francisca son grandes, es que los encargados de darles vida, Ramón y María, aún lo son mucho más. Son grandes actores, que nos brindan el disfrute de esta pareja todas las tardes, porque son los únicos por los que respiramos y suspiramos, por los que morimos y resucitamos, los únicos
(que aunque haberlas hailas,  dicen las malas lenguas por ahí, que esta historia aburre y son los viejos, no sabéis lo que os perdéis, pero ai, todito para nosotras, y ya me gustaría estar así a su edad, y esas miradas de fuego, ahí siendo los abuelos, son los que más fuego desprende) que son capaces de hacernos vivir las mismas emociones y sentimientos por los que pasan sus personajes. Y que diantres, que son lo mejor de la novela sin excepción alguna. Porque le pese a quien le pese y reviente quien reviente... YO, RAIPAQUISTA HASTA LA MUERTE. He dicho. Y con esto y un bizcocho o una galletita vallisoletana, hasta la próxima semana....

Ah no, que es que aún queda novela por ver. Claro, tan emocionada estaba yo, que no he visto los minutos. Seré breve, no sufráis.

Menos mal que seguidamente aparece Fe, que es lo más gracioso que ha parío madre y que junto a la Paca y Mauricio hacen el tándem perfecto en la Casona. Los dos "mal hablaos" ( sin ánimo de ofender a nadie) más brutotes que un petit suisse de chorizo, y sinceramente, tan necesitados de amor y de cariño, que encajan a la perfección.





Y cotillas, porque vamos, que razón y motivo habrá para parlotear sobre el Severito y su miniyo, dos que se supone que iban a ser "fuertes" y se han quedado en na´de ná, ni pa´miajas pa´las gallinas. Lo del Castro al menos iba a ser un " fantasma del pasado" y en pasado quedó.

Ea, ya tardaba. Hablando del rey de Roma, por la puerta asoma. Claro, ahora resulta que Severo y Bosco son amigos, claro, claro. Así también encuentro amigos yo, este cambia de parecer como yo de calcetines.  Ah, claro, que como Bosco ahora no reconoce lo que Francisca hizo por él y Severo le tiene una tirria enorme desde que nació creo, porque aún no se el porqué, pues venga nos aliamos y somos súper amigos de la muerte que compartimos hamburguesa en el Burguer King,Venga, claro, claro. Ay Bosco, que pronto olvidamos.

Uy, la casa de Bernarda Alba. Lo siento, pero me vais a personar que pase por alto este momento. Es tan emocionante que mi dedo cobra vida y pulsa el avance con rapidez.

Y aquí tenemos a la santa inquisición, perdón a D. Anselmo, que desde luego es más pesado, que matar a un cerdo a besos. Si ahora, es donde vive , pues Anselmito, apechuga y date por vencido ya. Porque ahí lo tenemos, de amo y señor de la casona, donde debería haber entrado hace cuarenta años y no haber salido jamás. Y a usted señor, le vengo a decir con esto, que para ser cura, y amar al prójimo, tiene muchos fallos. Porque es muy moderno para lo que quiere, pero un chapaíto a la antigua cuando se lo propone. Hágase renovar los votos eclesiásticos porque algo falla, que no se mucho de iglesias, pero algo huele mal en el paraíso.

-No se si estoy bien o estoy mal. Pero lo que si se, es que estoy haciendo lo que deseo, que es estar con Francisca. ZASCA D. Anselmo. Ahora vas y la cascas majo. Juas, juas, juas... nada más que añadir.



 -A nuestro ojos es una maravillosa locura.
-A los míos un burdo pecado. 

Pues eso, anticuado a más no poder Anselmo. Déjalos vivir.

Venga va, en serio??? Después de darse semejante beso que yo pensaba que se iban a acostar en el sofá y todo, ¿no nos van a dar ninguna escena más? A cuenta gotas si, que así morimos durante más tiempo eh, pillastres!!!!. Y digo yo, que hubiese estado muy, pero que  muy bien, que en esa cogida de solapas, de repente la Paca, sin querer queriendo pues se echa un poco para atrás y Raimundo va detrás de ella y la recuesta en el sofá, todo esto sin querer eh,  le acaricia la tersa piel, ella lo aprieta hacia si y zasca, raipapolvo al canto. Hubiese estado muy bien, aunque las urgencias hospitalarias se hubiesen quedado sin existencias en la planta raipaca.,venga, venga, que solita me altero y no son horas.

Bueno reinas y rei-nooos del desierto del Kilimanjaro. Que visto lo visto en lo que queda de novela, no me queda más que añadir, que hasta la próxima.
Que pronto tendremos nuestro raipapolvo deseado y querido.
Y que gracias Ramón, gracias María, por hacernos disfrutar, vivir, soñar, amar con vosotros. Y aguantaremos hasta el final. Sois lo mejorcito de Puente Viejo.

GRACIAS!!!!!

lunes, 27 de abril de 2015

Capítulo 1059


   Y luego dicen por ahí que lo que cuenta Iker Jiménez en sus programas son cosas inventadas, por ejemplo, que los viajes en el tiempo son producto de imaginaciones desbocadas. Pues no, ¡existen! y Puente Viejo es la muestra más clara, así por las buenas hemos vuelto exactamente a hace un mes, es ponerte delante de la tele y tener un “deja vu” tras otro.  Y empezamos con el primero.



   Emilia y Raimundo o como un hombre se convierte en un pelele. Viendo la escena me acuerdo mucho de mi padre y del guantazo que me hubiera llevado si le llego a hablar con esa falta de respeto.


   Voy  a pasar muy encima de esta escena porque ya la hemos visto antes, razonar con una mula es imposible y la falta de carácter de Raimundo es sangrante. Sólo destacaré una frase:


“Padre, no lo quiere, se aferra a usted por qué es lo único que le queda”. (Y aquí he pensado yo que ante semejante barbaridad Raimundo le diría algo así como: “cállate la boca” o “raipapolveamos todas las noches hasta que se nos gastan los raipapreservativos”, pero no oye, se come semejante barbaridad y se fuma un puro, que no, que no tiene sangre),
En fin que afortunadamente Emilia se va esperemos que para siempre y como no, Raimundo se queda hecho polvo.

 

Pero por lo visto a este hombre (y  a nosotras) le va el sado y el masoquismo (anda Paca…) porque ahí lo tenemos, dándole vueltas y más vueltas a la discusión con su hija (que cruz niñas, que cruz). Tan ensimismado está que ni se entera que ha llegado su chica con ganas de jarana (ya me diréis sino para que se quiere pimplar un coñac, esta quiere guerra)



   Y Raimundo en su estilo mustio, que si me estoy resfriando, que si me encuentro mal…lo que tienes tú es mucha tontería, Paca pa que lo invitas si ya sabes cómo se pone, cómprate un perro joer, que te hará más compañía y moverá el rabo cada vez que te vea (¿lo pillais? …mover…rabo…en fin), pero bueno es un gustazo verla tan mimosona con su chico y mirad que caricieta y que mirada del Ulloa.

 

   Y ahora que momentazo, que grande es nuestra Paca, si es que por estas cosas la adoramos, mirad que cara de no haber roto un plato pone cuando le dice a Raimundo que no va a mover un dedo contra el Jaral y los cereros, vamos es tan de verdad que hasta Raimundo se la cree.

   
 Es que es tan inocente que hay que quererlo aunque sea muy tontorrón, con esa carita que dan ganas de agarrarle los carrillos ainssssss que te hacía un traje de babas niñoooooooo.


  “Estoy muy orgulloso de ti Francisca, muy orgulloso”. Yo es que de verdad que alucino con este hombre ¿orgulloso de que Francisca se deje golpear y además ponga la otra mejilla? A ver chico, espabila que pareces Gandhi leches ya, que ya podrías pillar tu un poco de la mala leche de tu futura. Que no estoy diciendo que la Paca se cargue a nadie, pero por que de repente se quemen las cosechas, roben en los graneros…cositas así, el ojo por ojo de toda la vida vamos tampoco pasaría nada, no se Raimundo, lo mismo te gustaba la experiencia de no ser siempre un tonto.
Total que cuando ya esperábamos celebración a tope coge el tío y tenemos el segundo “deja vu” por que se va a SU cuarto con un vaso de leche mientras que su chica se queda en el salón dándole al coñac que visto lo visto no era para irse de juerga sino para olvidar la vida de abstinencia que lleva.

 

(Lo dije una vez y lo repito, la casona es el antiviagra, si no esto no se entiende, madre mía que pareja, parecen dos bacalaos secos, hay más morbo en un episodio de Pocoyo)



¿Pero que ven mis ojos? El Ulloa con traje nuevo que imaginamos que le quedará niquelado, como casi siempre nos lo sacan sentado no podemos saberlo de primera mano.

 


Y vamos con el tercer “deja vu” Francisca preguntándole por Emilia y Raimundo pegándose golpes de pecho de lo mal padre que es. Que coñazo, que aburrimiento y que desgana me entra, si no me extraña que Francisca se dé al alcohol,  y eso que la mujer pone de su parte, las cosas como son, que si Emilia es como mi hija (madre que cuajo tiene para decir eso), que si comprendo el odio que me tiene y Raimundo don erre que erre, que si soy un traidor, que qué mala persona que soy. Y ya estamos otra vez, la Paca cagaíta de miedo por que ya sabe lo que viene a continuación.

 

 “No quieres perder a tu hija y te estás arrepintiendo ¿verdad?” (que carita por favor que carita)

Este es el momento en el que un hombre de verdad, de los que lo tienen todo en su sitio se levantaría cogería en brazos a la mujer de su vida y se la llevaría a un sitio íntimo y tranquilo dónde le demostraría exactamente lo poco arrepentido que está y lo claras que tiene las cosas. En lugar de eso nos tenemos que conformar con esto….


Esta cara lo dice todo, cuanta alegría, cuanto amor, cuantos sentimientos, cuantos bofetones te daba yo para que espabilaras que estas alelado perdido.

Y así nos quedamos, esperando que al señor le apetezca decidirse, que con un poco de suerte igual es mañana.