Selecciona tu idioma

.

viernes, 29 de mayo de 2015

CAPÍTULO 1082

    Hoy gente querida empiezo a escribir este blog rodeada de un halo de dolor, mi corazón se ha transformado en un gurruño de desilusión, estoy igual de decepcionada que cuando me di cuenta de que por muy pendón que fuera jamás vendría Richard Gere a rescatarme o comprendí que en la batalla que se libraba en mis cartucheras entre el bocadillo de chorizo y la crema anticelulítica, siempre ganaría el bocata. Sí pueblo raipaquista, sí nación RaimundoFranciscana la verdad es muy dura y debemos intentar asumirla como podamos, en la Casona hay POLILLAS.


    No sé si voy a poder asimilarlo. La casa de la Paca, de nuestra maestra del glamour, de nuestra diosa del estilo igualándose a la de cualquier desarrapado de medio pelo…yo…perdonarme no puedo seguir, me tengo que tomar un reconstituyente siguiendo el ejemplo de la Montenegro


     Ya he vuelto después de tomarme mis tónicos.

    Creo que puedo continuar, rota por dentro pero por todos los lectores de este blog lo que haga falta.

    Como mi ánimo está bastante decaído me voy a saltar por la cara las tres cuartas partes del capítulo que son de relleno hasta que ya un poco desesperada encuentro a nuestros chicos  que por no variar están sentados, lo que me hace pensar si en la producción de esta serie hay problemas económicos y no les pueden comprar unos zapatos porque si no no es normal.

    Y aparece el regalo lo que hace que la Paca se haga la interesante en plan “sé que es para mí pero me pondría a 1000 que me lo dijeras tú, maromo mío”.

     Si este regalo no es para Emilia… ¿para quién? Aunque sabes que es para ti es normal que una pequeña duda tengas mujer, con los detalles que ha tenido el Ulloa contigo yo hubiera apostado que era para Don Anselmo que parecen uña y roña todo el día juntos. Menos mal que una no es mal pensada que si no….

    Aquí Rai se marca un punto y de paso aclara las dudas que hubieran podido surgir (a las malpensadas digo)
 

    Para la dueña de mi corazón. Olé los hombres rumbosos que presumen de apellido.

    Y claro a nuestra chica, poco acostumbrada a estas cosas se le están haciendo partes internas de su organismo gaseosa con burbujitas y todo.

    Como osas cariño. A ver niña que te ha traído un regalo, tampoco hace falta ser Superman.
    
 Y aquí mi colega se marca un farol de flipar.

    Me tengo por un hombre osado. JijijijajajajJAJAJAJAJAJAJAJA me orino más que me meo, ayyyyy, señor llévame a tu derecha que la izquierda ya está ocupada. Defecas valor Raimundo tío, las balas te rebotan nene, me acabas de subir el ánimo oyes.

    Y el regalo es…

    UN RELICARIO. OHHHHHHH, que bonicos, si fuera ahora se regalarían una pulsera nomeolvides, que bonito es ser adolescente a los 60, mi cuerpo se empieza a llenar de un sentimiento cálido, ¿puede ser amor?, ¿pueden ser gases?, no lo sé pero de algo se inunda.

    Y las fotos gente mía….que puedo decir ¿podrían haber buscado algunas en las que salieran menos favorecidos? ¿Podrían parecer menos felices? ¿Podría haber ocurrido que Francisca hubiera salido sin la antena parabólica en la cabeza que le metes un enchufe y puedes ver Canal +? Pues yo os respondo, podría, pero no ha sido así.


    Pero lo importante es que nuestra chica está encantada.

    Para que nunca nos perdamos de vista dice ella. Y para que siempre me lleves contigo, para que sepas que en todo momento estarás en mi corazón le responde él. Me estoy poniendo como la Paca antes, es decir, que noto burbujitas de gaseosa.

    Siempre Francisca. Ayyyyyyyyyyy una espátula con urgencia que se me ha pegado al techo algooooo.

    Mirad que carita.

    Que sí, que vale que está enamorado, que Francisca está superfeliz, que esto se merece una megasiesta así que…por que carallo tiene que salir a relucir el Fontanedo, con lo que nos cuesta poner a tono al Ulloa joer y es que el señor Cuétara le baja la líbido a cualquiera. Pero menos mal que hoy a nuestro Rai no le frena nada.

    No me voy a alejar de ti nunca jamás, no te vas a librar de Raimundo Ulloa ni a sol ni a sombra. Una cosa niño, que parece que no te has enterado ¡¡Qué Francisca NO se quiere librar de ti amorfo, sobre todo en lo de la sombra, que hay que decírtelo todo!!
     Y bésala mamarracho que el momento lo merece. Uffffffffff.
    Anda leches que sí que la besa.

    Ondia y un rato largo y parece que con filete y todo (con lengua para aquellas que no entiendan este lenguaje procaz).

    Paca cuidaaaaaaaaaaaaa chicaaaaaaaa que lo tiraaaaaaasssssssssss.

    Que le va a dar una tortícolis al pobreeeeeeeee, respirar o algooooooooooo. Chicoooooooooos que se os van a soltar los empastessssssssssss.

      Nenas y nenes PEAZO DE BESO por la gloria de mi madre. Una de dos o han muerto asfixiados o directamente se han marchado a dormir la siesta (quiero decir a echar un raipapolvo, por si hay alguien que no ha pillado la indirecta).

    En fin corazones hasta aquí ha llegado mi tocho de hoy, Para que os quedéis más tranquilas sabed que mi alma se queda más reconfortada (y otras partes de mi organismo ni os cuento).
    Au revoir.

Puntata 623 2 parte


Avendo ancora nella mente e nel cuore le vicende spagnole: il RAIPAPOLVO in primis, l’amore palpabile che si respira alla Villa tra Francisca e Raimundo e il da farsi della nostra Regina per rendere felice l’uomo che ama con l’acquisto di un’automobile tutta per lui, ritorno alle puntate italiane dove tira tutta un’altra aria. 
La puntata si apre con la brutta copia della partera, sua figlia Aurora, che sorregge Rosario perché ha una presunta slogatura alla caviglia. Ma è solo una scusa affinchè Rosario la convincesse a riconciliarsi con suo padre. Da un punto di vista, del tutto oggettivo, e lungi da me dal prendere le difese di questa Pepa reincarnata, non ha tutti i torti a comportarsi così. Tristan non è stato un padre modello: a 6 anni si è sbarazzato di lei rinchiudendola in un collegio in Svizzera, senza telefonarle o andare a trovarla. Quando torna a PV si fa imbambolare da una falsa figlia, Jacinta, senza beneficio del dubbio ed ora pretende di essere perdonato ipso facto! 



Intanto a casa Castaneda, Nives, la madre del piccolo Alfonsino, disperata e pentita del gesto che ha fatto prega e supplica Alfonso che la porti da suo figlio. Sente la sua mancanza, l’ha partorito lei (e non Emilia, ma i coniugi Castaneda sembrano averlo dimenticato e considerano il bambino come di loro proprietà!) e se ha l’ha abbandonato è stato solo per sottrarlo a suo padre, ma non ha mai pensato  farlo in modo definitivo. Alfonso quasi si inquieta ed è come se non volesse restituirle il piccolo, ma Raimundo stempera gli animi dicendo che non può portarla da Emilia perché darebbero nell’occhio e se venisse all’orecchio di suo padre la sua presenza in paese non ci penserà due volte a prendersi il bambino e portarselo via. La ragazza è d’accordo. Solo che Raimundo non le dice che non può accompagnarla dal bambino perché non ha la minima idea di dove si trovi e le lascia intendere che lo vedrà al momento più opportuno, ma nel frattempo indirizza ad Alfonso uno sguardo che non ha bisogno di essere commentato. 




Alla Villa, Maria è mattiniera (quando mai questa si è alzata presto!) ed è in tenuta da cavallerizza. Francisca, arrivando dalla cucina, la vede e le chiede come mai va a cavalcare così presto oggi (solo che non è Miopisa il predestinato, ma lo è canotta- Gonzalito!), la figlioccia, con quella faccia di bronzo che si ritrova, replica che non ha dormito molto bene e per questo esce per svagarsi un po’. Francisca è d’accordo con lei se è vero che ha questo in mente, ma sappiamo bene che è tutt’altro quello che ha in mente e una scusa la deve pur inventare per non destare sospetti. Anche se la madrina sa che sta mentendo ed inoltre le fa presente che vedendola felice in questi giorni pensa che non le importa più di sua madre. Maria si sente offesa e replica che se mantiene la calma è perché sa che sta bene, non è meschina e insensibile. Non per l’amor del cielo! Cosa va a pensare Francisca!La sua sensibilità è evidente ed è tangibile anche con le fantomatiche “riunioni” del comitato di carità della parrocchia. Lì esprime tutto il suo “amore” verso i bisogni dei parrocchiani e si dà molto da fare per soddisfare le esigenze altrui! Prima di andarsene la madrina le dice che andando a casa di Emilia per avere sue notizie si è imbattuta in Gonzalo. Maria sembra sbiancare in volto e deglutisce a fatica! 
F.: “ Mi sembra che si stia adattando splendidamente alla vita da laico!”
M.: “ Ne sono felice”. 
Ma lo sguardo che Francisca lancia alla sua figlioccia sembra sondarle l’anima. Mentre la Montenegro se ne va, ecco arrivare Fernando a romperle le uova nel paniere. Dopo aver constatato la sua tenuta, le chiede perdono per come si è comportato la sera precedente e giustifica il suo gesto al fatto che aveva bevuto troppo e al non sapere quello che Maria fa quando non è con lui (credimi Fernando è meglio non sapere!). Non gli ha nemmeno chiesto se voleva cavalcare con lui, Maria gli dice che se non ha fiducia può andare con lei(ma vivamente spera che Fernando desista dal farlo) anche se la sua compagnia le da fastidio, ma lui risponde che andrà con lei ma non l’importunerà. Festa finita per Maria o meglio neanche cominciata. 




A casa dei Buendia, Don Anselmo, Rita e Mariana parlano dei preparativi delle nozze con Annibal. Rita come al solito non fa altro che pensare ad Isidro, però è fermamente decisa a sposarsi con il fratello. Quello che la preoccupa è che nonostante Annibal stia male ha tagliato la legna per un mese come se non ci fosse un domani, senza che ne avessero bisogno (te credo l’ha fatto per mettere a tacere i suoi bollenti spiriti!). Inoltre non ha nemmeno comprato le medicine che il medico gli ha prescritto (forse non ne ha bisogno se non è malato!). 


Ed ora spostiamoci alla locanda dove la- so – tutto- fare- io perché assomiglio a mia madre di Aurora sta dando una mano. Ed ecco arrivare canotta-Gonzalo (detto padre Ralph – Uccelli di rovo). Sta preparando un conto per un cliente che lascia la stanza (però li ha spesi bene i soldi Tristan per mandarla fino in Svizzera a studiare: sa leggere, scrivere, far di conto, si improvvisa levatrice, cura malati, sa il francese, il tedesco, a differenza di sua madre che a malapena sapeva leggere e scrivere se non era per suo padre). Comunque la novella Sherlock Holmes deduce che suo fratello è di buon umore (e chi non lo sarebbe: aiutare il prossimo dà soddisfazioni!). Vorrebbe sapere il perché, ma il fratellino gli dice che è contento perché sta raccogliendo quello che ha seminato, infatti se non sta attento questa “semina” può produrre nel giro di nove mesi dei frutti della discordia. Anche Aurorita si sente felice in quanto ha l’affetto della gente anche se è per l’eredità di sua madre (se ereditasse anche la sua fine sarebbe una gran cosa!). Gonzalo insiste sul fatto che dovrebbe riconciliarsi con suo padre, ma ecco che arriva Candelita, la pasticcera, affranta perché ha saputo che il nuovo proprietario della pasticceria ha intenzione di aprire al più presto, ma senza assumerla. Così dicendo maledice il giorno in cui è arrivata a PV, dovrebbe maledire il giorno in cui si è messa contro Francisca Montenegro. 



Al Jaral Alfonso riferisce alla madre dell’arrivo di Nives, la madre del piccolo, che ora si trova a casa sua con Raimundo e le chiede di andare a trovarlo perché non vorrebbe che la ragazza perdesse la testa e il suocero non saprebbe come gestire il tutto, intanto lui ritorna a Munia per cercare Emilia (quante bugie). Inoltre dice alla madre di non parlare di Nives con nessuno, non vorrebbe che questo arrivasse alle orecchie del nonno del bambino e montasse uno scandalo. Alfonso dimentica che Raimundo ha più sale in zucca di tutti quanti a PV (l’unica eccezione è Francisca che quanto a giudizio supera pure lui). 


Intanto in piazza Hipolito deve leggere un bando nel quale si comunica che il concorso delle Tortillas è stato anticipato, infatti si terrà a due giorni di distanza. Quintina cerca di fermarlo e a ribellarsi al sopruso di sua madre che ha voluto questo perché vuole vincere il premio. Ma Hippolito preferisce non farlo e si appresta a leggere quanto scritto. 



Mariana, che si trovava in piazza (ma quando mai si trova alla Villa?), all’udire ciò chiede spiegazioni, Hipolito le risponde che è stato per volere della moglie del sindaco che il concorso è stato anticipato per via del gracchiare dei corvi, perché quando lo fanno sta per piovere. Mariana spazientita gli dice di riferire a Dolores che chi troppo vuole nulla stringe e se pensa che coni suoi imbrogli vince il concorso si sbaglia perché la sua tortillas non vale un fico secco. 
Al Jaral, un Tristan affranto ritorna dalla sua passeggiata. Rosario gli dice che va a trovare Raimundo e deduce che se non ha chiuso occhio tutta la notte non è solo per Emilia, ma anche per sua figlia Aurora e lo incita ad affrontarla e non nascondere i suoi sentimenti. Tristan ha paura di perderla di nuovo se lo rifiuterà definitivamente. Rosario contrattacca rispondendogli che proprio lui parla di rifiuto, lui che ha rifiutato sua figlia da ben 16 anni e che non l’ha nemmeno riconosciuta al suo ritorno e che invece ha riversato il suo amore su Jacinta, un’impostora. Tristan prova vergogna e non riesce ad affrontarla (e questo è il minimo che deve provare). 


All’Emporio ecco che arriva una visita inaspettata. Dolores è seduta dando le spalle alla porta quindi non sa chi ha aperto la porta e crede che si Quintina di ritorno da una commissione, ma fa per girarsi e si trova di fronte…Donna Francisca Montenegro. La scusa della presenza di Francisca all’emporio è quello di comprare un coordinato di tovaglie per i domestici della Villa perché è stufa di vederli mangiare usando quelle di buon filo. E che siano quelle più economiche! In realtà quello che preme Francisca è il sapere cosa la gente pensa della sua nipotina Aurora. Infatti, con il suo solito modo sottile di agire, Francisca chiede a Dolores se le lodi di cui viene tessuta Aurora per via del suo operato con il parto di una concittadina siano meritate, perché lei pensa che non siano tanto meritate. Invece Dolores non fa che confermare le dicerie: non solo è lodevole ma esemplare. Ci mancava anche questo! Anche la sindachessa non fa che lodare il suo coraggio, il suo temperamento, la sua grinta e la sua competenza medica e determinazione che non fanno altro che ricordare colei che conosciamo bene. Francisca stizzita risponde: “Sua madre!”. Non ne può più! E’ una persecuzione. Ed ecco che la porta si pare ed entra Candela: “Caspita sapevo che non era il mio giorno fortunato!” 
F.: “ Lo dici per me cara?”
Candela ribatte che è per lei e che si sentirà orgogliosa di averle rovinato la vita. Francisca con la sua ingenuità le dice se è questo quello che ha fatto. Dolores, che come sempre mette il naso ovunque, riferisce che il signore a cui la Montenegro ha venduto la pasticceria non vuole assumere la pasticcera. Francisca si rammarica che sia andata così per quello che vale Candela. Lei ribadisce che sicuramente vale più della Montenegro che si diverte a fare del male agli altri, ma non le darà la soddisfazione di abbattersi, si rimetterà in sesto molto presto anche solo per il piacere di non farle vedere che soffre. Francisca replica: “ Questo piacere ce l’ho già e non sforzarti perché non penso di raccogliere la sfida. Ho cose migliori di cui occuparmi.” E detto questo se ne va.




Intanto in casa Castaneda Raimundo da buon anfitrione offre del cibo a Nives, ma lei si rifiuta. La ragazza è contenta che il suo piccolino abbia avuto una gran fortuna avendo trovato una famiglia molto felice. Ulloa ribadisce che nonostante le apparenze loro hanno dei problemi e da bravo letterato qual è menziona Tolstoj il quale scrisse: “ Tutte le famiglie felici si assomigliano, però ogni famiglia infelice è infelice alla sua maniera”. Nives pensa che l’infelicità della sua famiglia è colpa sua perché non ha mai affrontato suo padre in quanto non ha mai avuto scelte, ma adesso è giunta l’ora di ribellarsi e sarà lei a dover decidere il futuro di suo figlio. Se suo padre la ama deve accettare la situazione, altrimenti non la vedrà mai più. E’ determinata Nives! Guai in vista per Emilia e Alfonso che dovranno ben presto dire addio al piccolino! Mentre stanno parlando ecco arrivare Rosario dicendo che suo figlio le ha detto che avevano ospiti e rivolgendosi a Nives con un cipiglio che non mi piace affatto le dice che finalmente si è fatta vedere. Senza sapere il perché o le motivazioni che hanno spinto la ragazza ad abbandonare suo figlio, Rosario la fa da padrone come se quel piccolino fosse suo nipote. Raimundo cerca di calmarla e Nives le dice che è al corrente del pericolo che il suo bambino ha corso lasciandolo alla mercè di chissà chi, e sarà eternamente grata ad Alfonso e ad Emilia, ma lei non voleva abbandonarlo e se l’ha fatto è stato solo per metterlo in salvo. Rosario è irremovibile è l’accusa di aver abbandonato suo figlio (ma quanta altezzosità in questa donna. Chi si crede di essere?!), ma Nives replica che non era per sempre ma solo fino a quando suo padre avesse abbandonato le ricerche. Rosario le chiede di essere sincera sulle vere intenzioni riguardo il bambino, la ragazza le risponde che è sua madre, e sebbene ha fatto un errore imperdonabile vuole riparare al male fatto e dargli tutto l’affetto che suo padre gli ha negato. Anche Rosario è madre e non avrebbe fatto di tutto per suo figlio se si fosse trovata nella sua stessa situazione e non sacrificherebbe tutto per averlo di nuovo al suo fianco e vederlo sorridere. A Rosario sembra che queste parole l’abbiano un po’ scossa.  




Con questa immagine si conclude la puntata. Io vi saluto tutti raipaquistas e raipaquistos e vi do appuntamento alla prossima. 

jueves, 28 de mayo de 2015

1080

Queridas y nocturnas raipaquistas y raipaquis - toooosss.  Muy buenas noches y bienvenidos a este, nuestro querido raipablogger que se acerca veloz y sigilosamente al número 100.000 de visitas. 

Y es que una se sienta y piensa en aquel día en que nos surgió la idea de crear un blog raipaquista diario. Nadie pensaría que en poco más de un año, llegaríamos a tanto. Grandes las raipaquistas, las que leen, las que nos siguen y no son raipaquistas, las que escriben y las que comentan. Gracias.

Y bien, tras hacer un pequeño balance sobre lo acontecido, no encuentro más excusas para no comenzar con el artículo. Y por las horas que son, no me iré con más rodeos. 

Comencemos. 

Que poco me gusta a mi que se hable tanto del tema dinero Montenegro. Que si gastas mucho, que si yo hago lo que quiero con mi dinero que para eso lo he ganado, que si patatin y que si patatan. Si me diera por barruntar, estábamos aquí toda la noche de jarana y cotilleo a lo Dolores. Mira que no me gustó una miaja alguna el tal director del banco y por si fuera poco, tanta mención a las perras. Se me hace que nos desfalcan a la Paca y nos quedamos más pobres que las ratas. Para una vez que es feliz la señora con su muermo marido, viene el del banco y zas. Que poco me gusta doñas, que poco me gusta. En fin, prosigamos. 

Las tías candelitas, las auroritas y sus batitas, las encarceladas, las locas, el tonto que no sabe que un preñado corresponde a panza y de las grandes, etc etc, sabemos de sobra que me lo salto porque vamos directas al punto de saber el motivo de jugar al escondite de Francisca para con Raimundo. 

Pero vamos a ver, alma de cántaro, que pareces algo escaso y la colleja Baró te la estás ganado con ganas y fuerza. ¿A qué estar con una mujer de la que no te fías y de la que a la más mínima estás espiando? Menudo sufrimiento el tuyo señor Ulloa, menudo sufrimiento.  Ya son ganas de joderle la sorpresa a la Paca. 

- Se me antoja que te vas a arrepentir de haberme enfrentado con tal virulencia-
A mi también se me antoja Paca, mándalo a la siesta que buena falta le hace.



- Veamos que secreto guardas con tanto celo-
Eres mu' tonto Raimundo, y encima lo dices con recochineo. Te la empiezo a poner porque antes o después te la ganas. 



Vamos que la animas a disfrutar de la vida en pocos menesteres de siestas, ella se dedica a buscar otros disfrutes como fiestas y presentes para tí y ahora vas y lo cascas tú. Vaya que ni un gracias, todo lo contrario. Francisca no gastes, Francisca devuélvelo, Francisca no hagas fiesta, Francisca cancela, Francisca no, Francisca no. Pero zascandil, ¿qué tienes en contra de tu amada? Déjala que haga y deshaga a su antojo que es su dinero. Si es que me barrunto que algo viene y nada bueno. 

Total a lo que vamos que me pierdo con tanta tontería. 

Un coche, te ha comprado un coche que pone a tu nombre y es de los de categorié y te quejas. En serio Raimundo, que te lo hagan ver que no estás bien. Marivi ¿quieres dejar a este pobre hombre que nada te ha hecho?



 

Pero es que ¿a caso no te sientes culpable al haberle chafado la sorpresa?, ¿no te da pena verle la cara de alegría y felicidad al contarte de su presente y que tú se lo niegues todo. Menos mal que aquella siesta te dejaste porque majo, que desespere y que paciencia. 

Vamos, que serías el rey de la carretera, el Raitbull que la conoció tras de un árbol camino de la casona.


Aunque bueno, viéndolo así, prefiero que seas el rey de casona sin más. Dejemos a un lado lo que podría o no ser porque si dan resultados como este... mejor sigamos con el capítulo y dejemos de darle a la bombilla.  

¿Perdón? ¿y tus nietos? A caso osas en preguntarle por sus nietos a la hora de heredar. En serio Raimundo, no nos hagas reír y ve a que te vea un buen médico que hoy Marivi te está haciendo mal, mucho mal. Otra excusa hubiera dado mejor resultado. 



Ea, ya le has agriado el día, un caso es este Ulloa, un caso. Castigado a hacer la siesta. 

- Lo que poseo es esfuerzo de toda una vida y tengo derecho a disfrutar de ello hasta el ultimo céntimo.- 

Zascaaaaaaa, espera que esto merece ponerte otra Baró. 

 
-¿Qué tiene de malo ser feliz?-
Eso digo yo Francisca, después de todo lo que has sufrido y pasado, ya es hora de ser feliz y disfrutar de todo cuanto posees. 




¡¡Ayyyy!!! por favor

- Suspiras mujer- 

¡¡Ayyyy!!! que por los pelos estos dos se dan un beso. Que maravilla, que grandes son estos dos también. Venga que en breve tenemos MauriFeolvo o como quiera que se llame eso. 




El tema Mauricio informando a Francisca de galletas varias lo voy a pasar que estoy indispuesta y hoy con las galletas no puedo.

Así que hasta aquí por hoy, mañana más. Gracias a todos por leer y hasta la próxima con más sorpresas y risas aseguradas, si no de lectura, si de pintura. 

Como dice nuestra Emer, a más ver majas y ma- joooooss, a más ver.