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viernes, 31 de octubre de 2014

Puntata : 429-430 I parte

Quante cose sono successe a Puente Viejo in cosi poco tempo, amori che sbocciano, amori eterni che stanno per essere rivissuti, tradimenti , amicizie forse già finite prima di iniziare, bugie e verità nascoste. Come sempre a Puente Viejo non si ci annoia mai!

La puntata inizia con Gonzalo e Don Alselmo, come sempre l'aspirante prete è determinato più che mai a capire come sono stati gli ultimi giorni dell'amata madre e, chi fosse stato con lei fino alla fine, che tanto curioso e impaziente tempesta di domande il povero Don ,in quanto, per pura casualità sentì Alfonso e Raimundo parlare della levatrice e della sua morte. Si sa, i dubbi sono dei tarli per la mente e dietro al silenzio e parole interrotte si celano dure verità ed è questo che Gonzalo ha intravisto nel dialogo fra i due locandieri. Pepa nei ricordi di tutti è viva più che mai, i flaschback di Don Anselmo c'è la fanno rivedere e ci fanno rivivere quei momenti cosi lontani oramai. Ma passiamo in giardino...

Finalmente eccoli qui, Francisca e Raimundo, al chiaro di luna seduti in giardino, quel giardino che come lo studio o la dimenticata Conserviera avrebbe tanto da raccontarci su di loro. Il giardino di villa Montenegro può essere considerato uno dei maggiori testimoni del loro amore. Ebbene si! ricordate che tanto tempo fa Ulloa prima di svenire disse alla nostra Paca che l'amava al di sopra della vita e della morte e, fu proprio lì che Francisca abbracciava il suo Raimundo dichiarandogli tutto il suo amore.
“Ti amo, sei la mia verità, la mia unica verità!”
Ma ritorniamo ad oggi e non facciamoci prendere dalle nostalgie del passato: sono in giardino, insieme seduti una di fianco all'altro ma Francisca guarda Raimundo stranita e pensierosa come se volesse leggere la mente del suo amato che in questi giorni è sempre più criptico e sfuggente. Ripensa alle parole di Emilia e chiede a Raimundo di essere sincero e di dirle la verità, anche se a volte dire la verità è doloroso... è meglio dire una triste verità che un'amara bugia. Ulloa è reticente e come sempre da bravo oratore glissa il discorso, non ha ancora imparato che nella vita ogni azione ha delle conseguenze, testardo locandiere!!! Cosa attanaglia la mente del nostro Ulloa? Sarà forse la visita dell'ambiguo Ayala? Sarà il contenuto di quel telegramma di Sebastian che diede alla fiamme? Fatto sta che quando c'è Sebastian Ulloa di mezzo non c'è nulla di buono.
Francisca bella con quel suo vestito rosa che fa risaltare il suo incarnato fatto di luce capisce dagli occhi di Raimundo che qualcosa non va. E sì... gli occhi sono lo specchio dell'anima. La Paca sente l'inquietudine che lo avvolge, l'unica cosa che lei desidera per lui è che stia bene, in pace, perchè per lei lui è “la cosa più importante al mondo” e questo si “è meraviglioso” Ulloa ben detto!
Francisca Montenegro è una donna che sa amare, tanto da voler proteggere dalle intemperie della vita anche il suo orgoglioso e testardo Ulloa. Conoscendoli credo che per loro due ci saranno tempi duri,che ad un certo punto uno di loro o tutti e due vorranno farla finita, ma se non sono accanto nel bene e nel male lo rimpiangeranno per tutta la loro vita, perchè ben sanno nel loro cuore che sono nati per stare insieme sempre e per sempre!





Siamo in cucina e Pia parla di Olmo Mesia che è oramai il suo amante. Mariana conosce bene il cuore oscuro del Mesia ma a nulla servono le raccomandazioni... Pia oramai è rapita da tanta passione.

Passiamo al Jaral e Tristan finalmente sembra essersi risvegliato dal lungo letargo che tanto gli costò anche per quanto riguardano gli affari. Dovremmo dire grazie ai biscottini di Candela. Si presenta il capomastro Frutos e come da anni presenta a Tristan Ulloa tutte le spese delle terre, ma oramai non bastano più solo i resoconti , Tristan richiede tutta la documentazione...che si sia accorto che Frutos si è arricchito alle sue spalle? Bentornato soldato!

In piazza si riuniscono Maria, Fernando e Gonzalo e, Maria con la scusa dei libri per la scuola per adulti invita padre Gonzalo a fare una passeggiata verso la grotta dei pipistrelli. Fernando messo in guardia dal padre vede i due sotto una luce diversa, intravedendo sguardi che due amici di certo non si scambierebbero. Gonzalo non accetta e Maria rimane evidentemente scontenta da tale decisione, non gli resta che continuare la passeggiata con il suo promesso sposo. E' un Mesia Fernando e, se cattivo sangue non mente, Fernando ci riserverà delle sorprese.

Ritorniamo in villa ed è qui che Soledad e il maestro Luis continuano le lezioni di piano, anche se Luis con filosofia e stratagemmi cerca il modo di far risvegliare Soledad affinchè ritorni a vivere. Il maestro la invita a suonare il piano ed allenarsi insieme a lui, perchè la musica ha bisogno di disciplina e volontà, Luis accompagna con la sua mano quella di Soledad, ma il cuore di Soledad Castro non è ancora pronto a provare delle emozioni sopite da tempo.

E sento odore di biscottini...Candela! Dalla porta si vede entrare Frutos il capomastro rozzo e furfante del Jaral che per l'ennesima volta la minaccia e cerca di abusare di lei, reputandola causa dei dubbi di Tristan per quanto riguarda i conti delle terre, ma per fortuna si sente la voce di Maria ed è grazie a lei che Candela non è sottoposta più all'aggressione di Frutos. Maria entrando nel negozio vede tutto a soqquadro e una Candela sconvolta.

E ritorniamo in Villa, dove troviamo i Mesia che vengono interrotti da Roque che definisce Olmo Mesia un “uomo generoso”.... eh si un amico di famiglia.

E si respira adesso... siamo nello studio e con i suoi occhialini Francisca donna d'affari, parla con Fernando riguardante la fabbrica tessile... ma cosa avranno mai questi uomini che hanno tutti la testa fra le nuvole? E la Montenegro che nulla sfugge se ne accorge chiedendo cosi al Mesia il motivo di tale assenza. Fernando le dice che il suo pensiero era rivolto a Maria e al loro appuntamento, ed ecco che la stanza si illumina con il sorriso di Francisca congedando Fernando.



Un Mesia va e uno ritorna. Ecco Olmo, che ha intercettato un telegramma e come un galantuomo curioso, lo porta alla Montenegro che con disinvoltura lo prende e lo poggia sulla scrivania. E si , quel telegramma ha la sua importanza, la chiava di volta su chi sia questo giovane prete impiccione. Quando Olmo va via, la Montenegro si appresta a leggere il telegramma, il quale contenuto è di un certo Gabriel Gansedo che investigherà sulle origini di Gonzalo. Gabriel l'investigatore saluta con affetto la nostra Francisca, che è amata anche oltre oceano.



Emilia e Alfonso parlano di quanto possa essere bello vivedere Sebastian , tanto che Emilia vuole scrivergli per un consiglio di cosa regalare al padre nostalgico delle Americhe... informerei i coniugi Castaneda che Sebastian manca solo a loro.
Per fortuna c'è Hipolito che con i suoi guai d'amore con la signorina Griselda ci strappa un sorriso, non mollare Hipolito, anche tu troverai l'amore!!
E a proposito di amore, ricompaiono la coppia Fernando e Maria che purtroppo non posso avvalersi del titolo siamo “la coppia più bella del mondo”. Fernando desidera Maria ma lei lo rifiuta perchè sa in cuor suo che appartiene a Gonzalo, il Mesia è indispettito dal rifiuto e dalla gelosia.


Siamo quasi giunti al termine della puntata e si vedono Alfonso e Raimundo che fra una chiacchiera e l'altra risistemano la pensione. Il discorso non è che la nostalgia delle Americhe e di Sebastian, ma vengono interrotti da Gonzalo e Tristan che si apprestano ad entrare con premura... L' espressione di Tristan non è cordiale, invita Alfonso e il padre a parlare con chiarezza e onestà perchè Gonzalo gli ha riferito la conversazione che giorni fa avevano fatto su lui e Pepa. Raimundo e Alfonso si sentono risentiti perchè Tristan dubita di loro... ma chiaro è il viso di Raimundo che, tutti i nodi vengono al pettine ed è l' ora della verità, è l' ora di raccontare i giorni precedenti alla morte di Pepa anche se tutto ciò può provocare dolore.





La puntata finisce cosi Raipaquisti, con misteri ancora da risolvere...
Alla prossima!

jueves, 30 de octubre de 2014

936

Hoy pedí la suplencia y no se me fue dada. Es por eso que pido disculpas de antemano si mañana ya no hay raipablogger porque nos lo cerraron.

Dicho esto, vamos al asunto que cuanto antes acabamos, antes pensamos en el raipapolvo.

Capítulo 936, ¿será verdad y como dijo nuestra Emergilda, nos quedan 50 capítulos para ver un buen encuentro? ¿qué le pasará a Raimundo? ¿Por qué cada vez que desaparece por un tiempo, vuelve más raro que un perro verde? Raimundo, con lo sabroson que tu eres, vamos a tener que prohibirte esas salidas a las Américas y a las islas Canarias.

Se nota mucho que no tengo ni pizca de gana de empezar con el capítulo de hoy ¿verdad? Y la culpa la tienen mis chicas del was que me spoilean de mala manera y luego pasa esto.

Cojamos al toro por el rabo y empecemos.

Y comenzamos con el resumen de ayer, directamente con Mauricio y Francisca preguntando ésta a Mauri por Raimundo, si lo vio y si preguntó por ella. Muy bien, así me gusta, que vayamos a lo realmente interesante del asunto. ¡Ay Paca! que no me aprendes ni a la de tres. ¿Cómo va a preguntar por ti si te llegó una carta rota "de su parte"? Lo que tienes que hacer, que ya no tienes edad para ir jugando al corre ve y dile o al corre ve y cotillea, es ir directamente a la posada, cogerle de las solapas de la chaqueta y decirle: "Raimundo Ulloa, ya puedes explicarme por qué me devolviste mi carta rota en pedazos, en la que te contaba que YO Y SÓLO YO fui la culpable de tu salvación", un buen beso que lo deje como aquella vez en la plaza y nos dejamos de tonterías miles. Pero antes una buena colleja Baró por lo que le soltó a Mauri que no lo voy a nombrar porque.....si lo cojo "lo escamocho". Habráse visto, este no sabe nada de cartas ni de que lo salvó. Lo único que sabe es que ha estado fuera sin noticias de su Paca y viene resentido a más no poder.







¿Y estos dos? Esas miraditas y ese achuchón A que me quedo con el resumen y de ahí no paso, que me están gustando a mi hoy los primeros min. de PV.





"Ver morder el polvo a mis enemigos, siempre merece la pena"



"No sirvo ni para eso, que he de hacerlo con agua (el brindis mal pensadas)"  ¡¡Uy uy uy!! qué le estará pasando al "probe" Raimundo que hace mucho tiempo que no sale, la ra la ra la laaa, laa ra la ra laaa.


En fin, ahora sí, capítulo 936.

Que buena es, que buena es, como la deja por loca y se queda tan pancha como si nada. El alcalde sin saber qué hacer y el Castañeda por una vez abre la boca y dice algo convincente. Momentazo este. Es por esto que adoramos a María Bouzas, porque te cambia los registros en segundos y te los hace creer todos y cada uno de ellos. GRANDE!!!! Ataca Paca, ataca que te has quedado con las ganas. Y Raimundo Ulloa, ¿dónde estaba a todo esto?

"Mi querida nieta, eres una perdedora desquiciada como lo fue tu madre y te veré morir como la vi morir a ella"





¡¡¡Que GUAPAAA está en los primeros planos!!!! Y que gestos de mala, que grande eres María Bouzas.

Que tu a tu más maravilloso. Por supuesto la balanza deja mucho que desear, Francisca Montenegro es Francisca Montenegro. Y digo yo una cosa, por qué diantres se echa la leña, la vajilla y los trastos todos ellos encima diciendo que ella asesinó y vio morir a Pepa, cosa que aún está por ver, y no casca lo que tendría que decir, que ella fue quien salvó a Raimundo.






¿Y esa sonrisilla de última hora? jajajajaj



Fe, ¿has dicho bandeja de canapieses? ¿por el queso roquefort lo dices?


La escena de la petición la reduciré en imágenes. Sólo decir que Fe es muy grande también y que menudo cambio das Bosco, menudo cambio hijo. Cuantos Zascas veo cuantos, y el acabóse el de Bernarda "que felicidad, ¿verdad?"







Uy Raimundo que te sigo notando resentido resentido.




"Yo mismo te enseñaré a leer y a escribir y de paso unos cuantos números" Si es que a pesar de estar resentido, hay que comérselo con papas (al nieto adoptado no, al abuelo, al abuelo). Oro molido es este hombre.


El encuentro de la desagradecida, ingrata, olvidadiza y descastada y compañía en Casona con la Paca, paso palabra.

Fe de doña Ines e Hipólito de don Juan Tenorio, esto no me lo pierdo




Raimundo, ¿no entrarás en trifulca alguna? en una tienes que entrar y raudo. Y todas sabemos bien cuál es. Pero que guapo está este hombre siempre. Como se le echaba de menos diantres.










Al final decidí centrarme en ellos, en los más grandes, en Ramón y María, por lo cual, por ahora no nos cierran. Siento la cantidad de información del capítulo dada pero hoy, lo necesitaba. Gracias.