Buonasera
Raipaquisti tutti. Inizio subito dicendo che sono molto demotivata: queste
puntate italiane sono di una noia mortale, tutto ruota intorno a Gonzalo e
Aurora…da quando la brutta copia della levatrice è arrivata a Puente Viejo la
situazione è diventata intollerabile…troppo spazio dato a personaggi che
saranno solo delle meteore in questa soap, mentre i personaggi storici che
reggono tutto l’impianto vengono lasciati in secondo piano. Non è possibile
sopportare tutto questo…sta diventando una fatica accendere la televisione per guardare
Il Segreto! Quindi perdonatemi se in quest’articolo non menzionerò affatto le insulse
vicende che riguardano i figli della levatrice…
Da quando è morto
Leon non c’è spiraglio di una trama raipaquista ben fatta! Quando c’era lui era
sempre tra i piedi, sempre tra Raimundo e Francisca, però almeno grazie a Leon i
due si incontravano…ora che è morto nemmeno quello! Quasi quasi rimpiango il
terzo incomodo…per fortuna il signor Castro ha lasciato le sue terre a Raimundo
e questo oggi ha dato occasione ai nostri due beniamini di incontrarsi alla
locanda. Francisca infatti (che ha saputo che Raimundo vuole metter su una
cooperativa per far fruttare quelle terre e aiutare così i più bisognosi) è
andata a questo proposito a sottrarre qualche informazione dal diretto
interessato, che invece si sta preparando per partire. Raimundo ha deciso di
recarsi nella capitale dove deve incontrare un avvocato che gli preparerà tutte
le carte per il suo nuovo progetto. Qui mentre comunica ad Alfonso ed Emilia la
sua decisione di partire il giorno dopo:
Alfonso ed Emilia
si preoccupano di ciò che penserà Francisca quando verrà a sapere
dell’iniziativa di Raimundo, ma lui si dichiara indifferente all’opinione della
Montenegro e l’unica cosa che riesce a dire è che Francisca non capisce il
concetto di fare del bene in modo disinteressato. Raimundo è molto duro quando
si riferisce a Francisca, la definisce addirittura “vipera” e questo, se da un
lato tranquillizza sua figlia e suo genero, non risulta molto gradito alle mie orecchie
raipaquiste che invece sono costrette a sentire sempre parole di odio da
entrambe le parti.
Io intanto mi
deconcentro un attimo quando Ramón Ibarra guarda dritto in camera…
Sotto il sorriso
compiaciuto di Emilia, Raimundo infine conclude il suo discorso dicendo che
vuole solo fare del bene ai più bisognosi, dare una mano alla locanda e tenere
la testa occupata per non pensare a Francisca…
Cosa pensare di lui
quando dice così? Solo che evidentemente la Montenegro è il suo pensiero più
ricorrente…è questo non è affatto un male.
Ma andiamo avanti:
dopo qualche scena, vediamo Francisca che cerca di assaggiare una delle
ciambelle che Mariana ha comprato in piazza, ma l’espressione della Montenegro
non lascia tante speranze: i dolci non sono per niente commestibili. Mariana
cerca di scusarsi, dicendo che da quando non si può più comprare da Candela,
quelle ciambelle sono l’unica alternativa.
La conversazione
tra le due si interrompe per la visita inaspettata di don Celso: quale sarà il
motivo dell’arrivo del viscido sacerdote?
Ebbene, una
questione di vitale importanza per la trama della nostra soap, di cui pare che solamente
il vecchio mentore non fosse ancora stato messo al corrente, non ha fatto
dormire don Celso: la storia dello stupro subito da Maria di cui Gonzalo fu
accusato parecchio tempo prima. Don Celso, dopo aver appreso la succulenta
notizia da Dolores, ne chiede conferma a Francisca…l’espressione della
Montenegro non è delle più felici nel ricordare certi dolorosi e oscuri momenti
del passato che hanno gettato discredito sulla sua figlioccia e, di
conseguenza, sul suo buon nome:
“È già da molto che c’è stata la sentenza.
Pensavo che la Chiesa, dedita a sottolineare i peccati dei suoi fedeli, fosse
aggiornata anche su quelli dei suoi sacerdoti! […] Per me è molto doloroso
parlare di questo…”
Francisca non si
risparmia e Don Celso non si ferma al momento della mancata condanna del
giovane, ma chiede maggiori dettagli e soprattutto l’opinione della Montenegro,
che si vede costretta a ricordare anche il modo in cui la sua figlioccia lo ha
discolpato dinanzi a tutti, riferendo del rapporto sessuale che hanno avuto: “Chi avrebbe dovuto vigilare sulla sua virtù
l’ha deflorata, che ci sia stato o no lo stupro.”
La Montenegro si lamenta del fatto che il
vescovado non abbia ancora preso provvedimenti, ma don Celso ha la soluzione
pronta per allontanare Gonzalo per sempre da Puente Viejo: ha solo bisogno
dell’aiuto di Francisca per portare a termine il suo progetto. Ecco la sua
espressione persuasiva:
Mentre Francisca si
lamenta che una persona così peccatrice come Gonzalo abbia ancora il diritto di
somministrare la comunione ai fedeli, don Celso quasi lo difende, dicendo che i
sacerdoti sono persone peccatrici come le altre…ma ha già in mente quale
penitenza impartirgli. Francisca si compiace di questa sua conclusione e quando
don Celso, chiariti tutti i dubbi, si alza per andarsene, proprio in quel
momento arriva Maria. Il sacerdote, dopo un rapido sguardo dalla testa ai piedi
della giovane, la definisce “virtuosa” senza pensarci troppo e queste parole
fanno indispettire tanto Francisca, a tal punto che si alza in piedi e gli
chiede di ripetere quanto ha detto. Don Celso, con lo sguardo basso, dice che è
stato solo “un saluto e un santo
complimento” ma Francisca ormai è furiosa e lo avvisa che non è permesso
fare certe affermazioni in casa sua: “Ponderate
le vostre parole don Celso, perché qui ci sono cose che non vengono permesse,
né a voi né a nessuno!”
Don Celso è
riuscito a far infuriare Francisca, pur continuando a ripetere che lo scopo
delle sue parole non era affatto quello di offendere. La Montenegro è costretta
con il pugno di ferro a metterlo alla porta.
Quando il vecchio
“corvo” va via persino la figlioccia si preoccupa dei loro discorsi, constatando
il malumore della sua madrina, ma Francisca è risoluta: “Questi corvi conviene tenerli sempre a bada: credono di poter giudicare
chiunque vogliono perché portano l’abito talare e conoscono i peccati di tutti,
però con me hanno trovato un osso duro!”
Francisca ha
ragione, quel don Celso è davvero irritante e il timbro di voce del suo
doppiatore italiano è proprio adatto al carattere del personaggio! L’unico lato
positivo che riesco a vedere in lui è che sarà la chiave di volta per
smascherare Gonzalo, quindi non tutti i mali vengono per nuocere…e non tutti i
cattivi fanno del male allo stesso modo!
Finalmente dopo
qualche scena arriviamo alla locanda: la Montenegro entra nel regno degli Ulloa
con Mauricio e cerca in giro con lo sguardo, rendendosi subito conto che non
c’è nessuno da quelle parti.
Ma Francisca non
cerca “chiunque”, bensì proprio “quel
fannullone” che lei tanto ama (o odia, a seconda delle situazioni)! Il
capomastro le mostra una pietra di onice che ha raccolto per lei: serve per
togliere il malocchio e mettere in fuga gli spiriti maligni. Mauricio pensa che
questo portafortuna le possa far bene, visto che ultimamente gli sembrava molto
scossa dopo la morte di Leon.
Ma la Montenegro
non crede a tali superstizioni, non apprezza il pensiero del suo fedele
servitore e lancia a terra la pietra, convinta che non le serva…proprio in quel
momento ecco entrare Raimundo che la riceve sui piedi!
Il signor Ulloa prontamente
la raccoglie e approfitta di essa per stuzzicare Francisca: “Mi ricevi a sassate nell’albergo della mia
famiglia?”
Francisca: “Non ti ho visto arrivare, ma non mi sembrava
una brutta accoglienza”
Come inizio, direi
che l’incontro si fa promettente: Raimundo chiede a Francisca se si sente
perseguitata da oscure presenze maligne e se sta subendo il malocchio, ma la
Montenegro dichiara di sentirsi in pace con il Creatore. Poi cambia discorso e chiede
a Raimundo direttamente spiegazioni sul suo nuovo progetto: “Sono venuta perché ho saputo che pensi di cedere
ai poveri le terre che ti ha regalato Leon!”
“Esatto: creerò una cooperativa affinché la
portino avanti tra di loro! Immagino che ti farà male che la gente si aiuti,
però dovrai tollerarlo!” Raimundo è molto spiritoso e con quel sorrisino è
proprio irresistibile!
Francisca: “Non mi inganni con il tuo gesto: l’unica
cosa che vuoi soddisfare è la tua vanità, vuoi che si parli bene di te!”
Poi si mostra anche
preoccupata per i suoi confini: “Quelle
terre confinano con le mie, lo sai bene: non cercare di prendermene un palmo,
perché ti porterò in giudizio.”
È solo una
provocazione o davvero la Montenegro pensa che Raimundo possa essere
interessato alle sue terre? Raimundo la spiazza con una risposta breve e
concisa, che non lascia spazio a dubbi: “Io
non sono solito prendermi quello che non mi appartiene, al contrario di altri”.
Ulloa guarda dritto negli occhi Francisca, tanto da indurla a pensare che si
stia riferendo a lei.
Poi fa un passo
avanti per andar via: “A mai più
Francisca!”
Francisca sa come
trattenerlo un altro po’: “Ti disturbo, è
per questo che te ne vai?”
Raimundo: “Me ne vado perché non mi interessa niente di
quello che puoi dirmi: sentirti è come ascoltare un rantolo, un rumore molesto
che si sente, ma presto si interrompe!”
Francisca: “Per quanto inganni gli altri, non ingannerai
me Raimundo Ulloa: tu non sei migliore di me. Ricorda le tue ultime azioni.”
Raimundo: “Le ricordo, sì…perché io ho qualcosa che a
te manca: il rimorso, Francisca.”
Dopo questi
profondi sguardi di odio e i numerosi riferimenti al passato che hanno
condiviso, Raimundo va via, lasciando Francisca pensierosa e allo stesso tempo colpita
dalle sue parole, mentre il fedele Mauricio cerca ancora di convincerla ad
accettare la pietra di onice.
La storia si ripete
e la scena raipaquista, pur molto divertente (nonostante le parole di odio
reciproco), ha le stesse dinamiche di molte altre viste in passato e di tante
altre che vedremo in futuro. Tutto sommato però, prendersi a sassate è proprio un modo
originale di flirtare, non trovate? Se solo potessimo vederli più spesso
insieme sarebbe meglio per tutti! Alla prossima!