Selecciona tu idioma

.

jueves, 17 de abril de 2014

268

Esta semana, por Italia han conseguido algo que hace tiempo no tenemos en España, escena raipaquista. Es por eso, que nos vamos para allá con el capítulo 268.

Questa settimana in Italia hanno raggiunto qualcosa che da tempo non abbiamo in Spagna, una scena raipaquista. È per questo motivo che noi andiamo lì, con la puntata 268.


Un saluto ai cari lettori di questo bellissimo blog! 


Qui in Italia Il Segreto è giunto ad una fase più avvincente: sono in corso le indagini dell’ispettore Zamalloa per accertare l’identità dell’assassino di Agueda. L’ispettore si reca per la prima volta alla Villa per ascoltare la testimonianza dei Montenegro, e Francisca è molto contenta di conoscerlo:


La Paca afferma decisa: “Sono disposta a tutto pur di scoprire l’autentica causa della morte della nostra carissima Agueda Mesia” (e su quest’aggettivo “carissima” quanto si potrebbe parlare!) Francisca è un’autentica stratega, e lo conferma quanto dice successivamente: “Ci sono modi e modi di cadere”. L’ex promessa sposa di Raimundo non sembra essere caduta in maniera spontanea, ma piuttosto spinta da qualcuno…Pepa è stata la prima ad essere apparsa alla finestra non appena i presenti hanno alzato gli occhi, dopo che il corpo aveva raggiunto il suolo (“Santo cielo, non dimenticherò mai quel tonfo!” dice Francisca). La Paca mette subito in chiaro la sua versione dei fatti, che corrisponde alla verità oggettiva dell’accaduto, nonostante l’ostilità di Tristan. La sua ricostruzione è impeccabile…peccato però che Zamalloa prenda le difese della levatrice: non può essere stata Pepa l’assassina, dal momento che ci vuole molta forza per spingere qualcuno dalla finestra. L’ispettore è convinto anche che nessuno abbia spinto la defunta dalla finestra, in quanto nella stanza non ci sono segni di lotta…Francisca rimane contraddetta dall’esternazione del nuovo arrivato e sorride in modo piuttosto forzato:


Intanto alla locanda, Raimundo (che aveva prestato i soldi a Sebastian e ipotecato la locanda) si ritrova ora a dover decidere se accettare di lavorare o meno per il nuovo proprietario della stessa, Juan Castañeda. Dopo vari tentativi di mediazione di Alfonso, finalmente il locandiere si è deciso ad accettare l’offerta del giovane imprenditore, per il bene e il futuro della sua famiglia e del nascituro:


Raimundo si sente responsabile per la rovina a cui ha portato gli Ulloa e considera questa l’unica via d’uscita degna per sbloccare la situazione “piuttosto che stare in mezzo a una strada con un fagotto sulle spalle”. L’astio di Emilia verso il padre è ancora forte, ma Raimundo ci tiene a precisare che la soluzione è vantaggiosa per tutti, perchè in fondo Juan Castañeda potrebbe anche lasciare la locanda in eredità al suo futuro nipote:


Dopo qualche scena, è il turno dell’interrogatorio di Raimundo: Zamalloa precisa sin da subito che è necessario dire ogni cosa, in quanto anche il più piccolo dettaglio potrebbe essere determinante, quindi bisogna raccontare tutto “passo per passo…e senza omissioni”:


Ma Raimundo è visibilmente scosso e inizialmente si mostra poco collaborativo, poi però fa un piccolo sforzo e ricostruisce l’accaduto, inserendo come dettaglio il fatto che Pepa era con lui quando ha deciso di salire per controllare come stesse sua madre:


Il racconto del locandiere viene reso attraverso il flashback della scena della morte di Agueda, e quando si torna alla locanda Raimundo parla dei sentimenti che ha provato in quel momento…“mi sono sentito morire”:


Quando l’ispettore chiede ad Emilia come mai non si trovasse alla festa di fidanzamento di suo padre, arriva Francisca e comincia la scena raipaquista:


Se nella precedente (quella alla Villa) c’era stata molta tensione tra i nostri due protagonisti, in questa le cose non vanno meglio, anche se i toni sono meno accesi. Una scena molto meno infervorata rispetto a quelle a cui siamo stati abituati nell’ultimo periodo, se non fosse per lo sguardo fisso di Francisca sul bel locandiere, che dà un tocco di pathos a quei due minuti in cui lei e Raimundo rimangono soli nella locanda. Già, stavolta è stata lei ad andare alla locanda: è lì che viene accompagnata ed è lì che trova l’ispettore Zamalloa che sta interrogando il locandiere. Stranamente tutti i clienti sono spariti (!) e la Paca si mette subito a disposizione del nuovo arrivato a Puente Viejo per qualsiasi evenienza, entusiasta di aver conosciuto una persona metodica come lui:


Francisca ci tiene a ribadire davanti a Zamalloa che lei era presente quando il corpo della “sventurata Agueda” cadde dalla finestra all’improvviso (e intanto ne approfitta per scrutare Raimundo):


Lo sguardo della nostra Paca si trattiene sul locandiere per qualche secondo, nonostante sia Zamalloa quello che sta parlando e spiegando che si trova ancora nella fase preliminare delle indagini…cosa vorranno leggere gli occhi di Francisca in quelli di Raimundo? Dopo la morte dell’odiosa Agueda, Francisca ha messo a disposizione di Raimundo gli avvocati che conosce per risolvere il caso. Un tentativo di riavvicinarsi di nuovo al bel locandiere che si unisce a quello di far fuori la levatrice? Francisca cerca di prendere due piccioni con una fava, tutto “pur di far luce sui fatti e di chiarire l’accaduto”. La nostra Paca non potrebbe essere più machiavellica di così, e queste sue astuzie mi piacciono molto.
Mentre Zamalloa si avvicina alla porta ed Emilia comunica a Raimundo che anche lei andrà via, Francisca è sempre lì che continua a guardare Raimundo (disarmanti questi momenti!):


Gli occhi di Francisca sembrano non volersi staccare da Raimundo: appena finisce di dire ad Emilia di salutare Rosario anche da parte sua, eccola di nuovo lì a guardarlo ancora! Ora però lo sguardo è ricambiato, e Raimundo le rivolge la parola: “Tu non te ne vai?” Un’impertinenza a cui Francisca risponde a tono: dalle voci che le sono giunte, la locanda non apparterrebbe più a lui, bensì a quel disgraziato di Juan Castañeda:


La reazione di Raimundo non tarda ad arrivare: “Per quale motivo sei venuta? Per umiliarmi?” In realtà non è questo l’intento di Francisca e glielo dice, ma concretamente non riesce a trattenere la sua lingua biforcuta…e non manca di sottolineare con sarcasmo che non c’è bisogno che qualcuno lo umili, lui ci pensa già da solo a mettersi nelle condizioni di umiliarsi. Francisca non potrebbe essere più crudele di così, le piace mettere il dito nella piaga e a Raimundo non piace incassare con tanta facilità:


Ma stavolta il locandiere è poco reattivo, nei suoi occhi si legge tutta la stanchezza per il gran trambusto seguito alla morte di Agueda e alla cessione della locanda al nuovo proprietario. Raimundo chiede solo a bassa voce a Francisca il vero motivo per cui è venuta e lei insiste ancora di più con l’umiliazione del suo nemico: gli rinfaccia che è un vero genio quando si tratta di perdere, quindi gli fa l’elenco di tutto ciò che ha perso nella sua vita…la sua fortuna e qualcosa di molto prezioso (il loro amore):


Fino ad arrivare alla morte della sua promessa sposa (che male fa anche scriverlo…ma se ci riesce Francisca a pronunciarlo, posso riuscire anch’io a scriverlo e a leggerlo!). La Paca poi conclude questo momento con la domanda: “Dimmi la verità, non ti senti un fallito Raimundo?” Intensa la smorfia sul viso del locandiere quando prende coscienza della verità di quelle parole e incassa un colpo basso davvero crudele:


Un’affermazione pesante quella di Francisca, che si riferisce non solo alla perdita della locanda, dei ricchi possedimenti ricevuti in eredità dalla sua famiglia e di Agueda, bensì soprattutto alla rottura della loro storia d’amore giovanile, che ha rovinato le loro vite per sempre. La Paca cerca di catturare ogni secondo dell’espressione del locandiere, consapevole di essere bloccata sulla sua sedia e di non potersi avvicinare a lui…avrebbe voluto dire tante cose con quello sguardo, ma anche stavolta è riuscita solo a far male a Raimundo. Francisca ha perso l’uso delle gambe e le rimangono gli occhi per comunicare i suoi pensieri e i suoi sentimenti. 


María Bouzas ci riesce in modo perfetto e Ramón Ibarra non è da meno: in una scena in cui i loro personaggi sono quasi immobili e fissi nelle loro posizioni, tutta la comunicazione emotiva avviene attraverso gli sguardi e la mimica facciale. Superlativi!

5 comentarios:

  1. Ay ay ayyyyyyyyy... pero que capturas tan.bonitas y maravillosas... me encantaaan!!!... muchas gracias. Menos mal que OS tenemos a vosotras, porque aquí ya no sabemos lo que es una escena raipaquista....

    De verdad, gracias enormes.. maravillosas capturas..

    ResponderEliminar
  2. De lo más interesante, igualito que ahora jajajaja!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    gracias!!

    ResponderEliminar
  3. Grazie tantissime i tuoi articoli sono davvero stupendi :)

    E'stata una puntata straordinaria :) bellissimi Rai & Paca <3 !!!!

    ResponderEliminar
  4. con gli occhi si comunica moltissimo.. è andata a mettere il dito nella piaga ma come ha fatto nelle puntate successive è andata lì soprattutto x dare una spinta a Raimundo...quella spinta che solo lei poteva dargli..La parte preferita di questo articolo secondo me è quando dice:ha perso nella sua vita…la sua fortuna e qualcosa di molto prezioso (il loro amore) concordo in pieno Inde.
    Sei sempre bravissima ti rinnovo i complimenti!

    ResponderEliminar
  5. Grazie a tutti quanti mi seguono con affetto e hanno la pazienza di commentarmi cogliendo il vero senso delle mie parole :) grazie di cuore

    ResponderEliminar