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jueves, 5 de marzo de 2015

Puntata 535

Premessa: le scene raipaquiste dalle puntate spagnole mi stanno mettendo completamente KO. Quando li guardo nei loro incontri (che di letterario hanno solo la parvenza) tutti i miei neuroni si spengono…forse ne rimane attivo solamente uno che girovaga solitario come la particella di sodio di una nota acqua pubblicizzata in Italia:

La situazione si mette male…se continuano così sarà difficile concentrarmi per commentare le scene italiane sul Raipablogger.
Fatta questa premessa, posso cominciare a commentare la puntata odierna, nella quale invece la situazione tra Raimundo e Francisca è ben diversa. I due si stanno facendo la guerra e anche il cielo è furioso: a Puente Viejo c’è il diluvio, sembra quello universale dei tempi di Noè…peccato che non spazzi via Don Peppone e tutta la sua combriccola. Accendiamo le candele e facciamo una preghiera, non si sa mai che qualcuno ci ascolti e ci esaudisca:

Raimundo si trova in canonica, in compagnia di Don Gonzalo ed è inquieto perché ha saputo dal sindaco che Tristan si è recato alla Villa per affrontare sua madre (pur essendo lui l’incaricato di ucciderla!) Il sacerdote gli porta una bevanda calda per calmarlo mentre lui ancora tergiversa sulla spiacevole situazione:

Le parole nei confronti di Francisca non sono di certo leggere da digerire: “È una donna capace di commettere ogni atrocità […] Non esiste alcuna protezione contro una simile arpia. Se l’inferno esiste, quella donna è fuggita da lì”
Comprensibile il rancore di Raimundo per il cambio di atteggiamento di Francisca nei riguardi di Tristan, il quale ha perso tutta l’eredità che gli spettava nel testamento di sua madre, a causa della rottura degli accordi con Raimundo…ma siamo proprio sicuri che sia stata Francisca ad infrangere il patto di silenzio? Direi piuttosto che è stata Emilia a sobillarla. E ancora continua ad essere la locandiera quella che, pur cosciente del clima teso fra suo padre e la Montenegro, insiste nell’intrufolarsi in questioni che non le spettano e nell’accentuare l’astio tra i due, anziché tenersi alla larga e mettere pace. Diamo una pistola ad Emilia affinché si levi di mezzo, lasci in pace suo padre e permetta alle Raipaquistas di veder realizzati i loro sogni:

Intanto per fortuna Tristan ritorna (sano e salvo, solo un po’ bagnato!) e rassicura suo padre di star bene, ma Raimundo ha lo sguardo interrogativo e vuole assolutamente essere messo al corrente di quanto è accaduto con Francisca:


Tristan ribadisce che è stato chiaro con sua madre: non gli interessano né le sue terre né il suo denaro, ma Raimundo si sente in colpa per quanto perso da suo figlio. I tre si siedono per fare il punto della situazione e Tristan rincara la dose contro Francisca: “Si è compiaciuta della sua perfidia, cercando di infliggere più male possibile”

Raimundo tira fuori il nome di Emilia ed è costretto a mettere gli altri al corrente dello spiacevole comportamento di sua figlia, a causa del quale chiede scusa personalmente a Tristan:

Ovviamente Gonzalo sgrana gli occhi quando sa che la nuova ereditiera della fortuna Montenegro è Maria (che ghiotta occasione per metterla di nuovo contro la sua madrina! Successivamente le dirà: “Le sue intenzioni nel nominarti sua erede non sono così limpide come pensi”):

Poi, dall’alto della dottrina cristiana che predica ogni giorno in chiesa, consiglia a Raimundo di fingere indifferenza: “Il miglior disprezzo è l’indifferenza”. Raimundo però è convinto che Francisca proverà ancora a far loro del male…

Tristan cerca di calmarlo, ma lui preferisce andar via: si alza e fa i complimenti a Gonzalo per il consiglio che gli ha dato, dicendogli che sarà un degno successore di Don Anselmo (la sua indole è ben diversa da quella di un sacerdote!):

Appena Raimundo si alza, il cielo ricomincia ad arrabbiarsi, ma lui si infila il cappello in testa e senza nemmeno mettersi il cappotto esce fuori a sfidare il diluvio universale:

Don Peppone approfitta del fatto di essere rimasto solo con suo padre per fomentare l’odio di Tristan nei confronti di Francisca, tanto da spingerlo ad affermare: “Sono molti anni che quella donna ha smesso di essere mia madre”. È esattamente ciò che dovrebbe fare un sacerdote, non v’è dubbio!

Passata la tempesta, ecco l’arrivo di Raimundo alla locanda il giorno dopo: dalla sua faccia intuiamo che vuole risolvere il diverbio avuto con Emilia…ma sinceramente poco importa cosa voglia dire a sua figlia: la sua espressione e questa inquadratura sono pazzesche! Vorrei vederlo mentre entra così da Francisca!

Dopo la sua entrata trionfale, Raimundo si siede al tavolo e chiede scusa ad Emilia “per essersi comportato come un energumeno”.

Personalmente non ho visto nulla che assomigliasse al comportamento di un energumeno e, dato che Emilia si impiccia sempre di ciò che non la riguarda, direi che il padre ha fatto più che bene a rimproverarla il giorno precedente. Anche Gonzalo mette il suo zampino in questa storia, non mancando di ribadire la malvagità di Francisca ed anche Emilia chiede scusa a Raimundo. Poi si tranquillizza quando lui afferma convinto: “È stata solo una trovata di Francisca per metterci uno contro l’altro”
In realtà, potrebbe anche essere il contrario: è stata Emilia a mettervi uno contro l’altro…comunque, Raimundo continua ad essere convinto che Francisca proverà di nuovo ad insidiarli:

Per fortuna i discorsi si dirigono sul nuovo passatempo dei Mirañar e segnalo una frase di Raimundo che mi ha colpito perché risulta sempre attuale e applicabile a molte situazioni politiche: “Ma in che Paese viviamo, se siamo governati da simili pagliacci?” Meglio non darsi una risposta…
Non mi dilungherò sugli altri personaggi, ma degna di nota è, a tal proposito, l’inventiva dei Mirañar i quali adesso sono intenti nella produzione e promozione dei loro cappelli. 
Alla Villa invece, Olmo è preoccupato per Soledad: dopo che lei gli ha confidato di sentirsi perseguitata da Federico, adesso il signor Mesia inizia a pensare che il sicario gli stia nascondendo qualcosa e a meditare di farlo fuori. 
Al Jaral la finta Aurora inizia a strappare documenti che lei ritiene inutili e a dare ordini a bacchetta a tutti: peccato non abbia né la stoffa né la maturità né la credibilità di una vera padrona di casa, ma susciti solamente antipatia in quelli che la circondano. Anche se non sapessimo che non è la vera Aurora, penseremmo che ha molti scheletri nell’armadio.
La puntata si conclude con la “divina” rivelazione di Gonzalo a Maria: Francisca l’ha nominata sua erede solo per fare danno a suo nonno e tormentarlo e, chiamando Emilia a testimoniare, voleva solo creare un dissidio incolmabile tra lei, Tristan e suo padre. Non mi prolungo oltre nel commento di questo ignobile personaggio che fa esattamente il contrario di quello che dovrebbe fare un vero sacerdote! Semina solo zizzania! Maria ovviamente rimane sconvolta:

Non sarà facile uscire da tutta questa spirale di odio e rancore che si sta creando tra Raimundo e Francisca…ma noi siamo pazienti e resistiamo, coscienti che l’odio è pur sempre una forma di amore.


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