Ed eccomi di nuovo
con voi per commentare la puntata. Ringrazio anticipatamente tutti quelli che
vorranno leggere il mio articolo, spero di non deludervi.
Prima di accingermi
a commentare l’episodio odierno, non posso non soffermarmi seppur brevemente su
quello che sta accadendo in Spagna e precisamente sull’evolversi del rapporto
tra Emilia e Raimundo. Quest’ultimo soffre ed è distrutto a causa dei suoi vani
tentativi di riavvicinamento verso quell’insensata di sua figlia; Francisca
patisce nel vedere il suo amato soffrire e tormentarsi: tant’è che aveva preso
la decisione di lasciarlo andare, di rinunciare al loro amore tanto anelato e
sperato, per poterlo vedere felice, ma lui ha deciso di rimanerle accanto anche
se questo significherebbe perdere la sua famiglia. Tanto la ama! Il tentativo
fatto da Francisca per far ragionare quella testa di legno di una locandiera (in
questo è tutta suo padre:testarda!) per trovare una sorta di accordo e di
riconciliazione per amore di suo padre è reso inutile dal suo categorico
rifiuto! Si vede che Emilia è mancante di materia grigia e quell’unico neurone
ancora in vita non riesce a farla rinsavire e sta per chiedere asilo politico
in quanto non ne può più di vagare da solo e sconsolato per i deserti campi del
suo cervello! Mi chiedo come può una figlia non desiderare la felicità di suo
padre vedendo l’amore profondo che li lega, anche se è al fianco della donna
che è stata la causa di tanti mali (anche se bisognerebbe analizzare a fondo i
motivi che hanno portato Francisca a tenere certi comportamenti. Si parla
sempre del male che ha fatto questa povera donna, come se fosse il diavolo
incarnato,fino a crocefiggerla, mai del bene che ha fatto!!! La cosa comincia
ad essere pesante!!!).
Ora passiamo alle
vicende che stanno accadendo in Italia. Premetto che non commenterò, anzi
sorvolerò di sana pianta le scene che riguardano i Buendia, che sinceramente
annoiano a morte, sono ripetitivi e stancano il mio sistema nervoso e mi chiedo
qual è il loro scopo nella trama. Boh? Ai posteri l’ardua sentenza! Lo stesso
vale per le sequenze concernenti… i vispi Pedro e Hipolito Miranar che avean
tra l’erbetta al volo sospese gentil zanzarette. E tutti grattandosi gridavan a
distesa: “ Ci han punto! Ci han punto!”. Per quanto possano essere esilaranti
sono irrilevanti, come lo sono le beghe tra Quintina e sua suocera Dolores che
ultimamente sta diventando un po’ troppo snervante.
Vamos! Adelante!
Facciamo un passo
indietro per fare il punto della situazione e vedere dove eravamo rimasti. Ah
si…..
La chiesa di PV non
è un edificio di culto dove dire messa e confessarsi, ma ultimamente si è
trasformata nel confessionale del Grande Fratello o peggio in un salotto di Barbara
D’Urso (che tra l’altro non sopporto) dove poter spiattellare in faccia al
popolo i vari scoop in diretta. Il principale protagonista di tutto ciò è come
sempre il nostro “amatissimo” Padre Gonzalo o Martin che dir si voglia
coadiuvato dal Don Cesso…ops Don Celso, con la figura in secondo piano di Don
Anselmo ( è come se lui non fosse il parroco di quella chiesa, cade sempre
dalle nuvole!) e la partecipazione straordinaria, in tutti i sensi, della
nostra amata Francisca Montenegro, per poi arrivare al resto del popolino.
Questa volta a
farne le spese è proprio Don Celso, grazie al ritorno a PV del figliol prodigo
Padre Gonzalo. Mentre si celebra la messa di addio per il missionario, Gonzalo
lo smaschera davanti a tutti i fedeli raccontando cosa lo spinge veramente a
fare le missioni: intascarsi i soldi delle famiglie e riducendo i suoi pupilli
in schiavitù, come ha fatto con lui. E’ solo brama di potere ed ambizione che
spinge Don Celso a reclutare giovani, nient’altro, altro che opera di
evangelizzazione! Che occhio! Che mente acuta! Meno male che il novello
Sherlock Holmes ha risolto il caso!
Tutta questa storia
ha fatto non poco infuriare la nostra amata Francisca. Nel suo ufficio, con il
suo solito bicchierino in mano, ne discute con Maria: “ Quanto può essere
fastidioso quel pretuccio! Non perde occasione di infastidirmi!”. E’ una spina
nel suo fianco: sperava di esserselo tolto dai piedi (e anche io), ma ecco che
ritorna come un incubo per non darle pace e come se non bastasse ora c’è anche
Carmencita, l’apprendista della Candelita! Maria come al solito è tonta e non
capisce perché la sua madrina sia arrabbiata con lui. Francisca le fa capire
che decantando le lodi di Don Celso ci ha messo il suo nome nonché la sua
faccia ed ora è stato tutto infangato mettendola in una posizione non proprio
piacevole! La sua parola verrà messa in dubbio su qualsiasi argomento.
Mentre discutono,
ecco che alla porta del suo ufficio appare il fantomatico missionario Don Celso.
E’ venuto a parlare con Francisca date le circostanze. Francisca rimane
intedetta, Maria vorrebbe rimanere, ma la madrina la manda via!
Francisca lo
attacca dicendogli con quale impudenza si presenta a casa sua dopo quello che è
successo. Don Celso si giustifica dicendole che non crederà davvero che lui sia
un truffatore e un ladro di bambini, ma
Montenegro controbatte. “ Quello che penso è che siete maldestro, signore mio,
per delinquere bisogna essere estremamente abili”. Lei ha esperienza in questo,
è una maestra! Sarebbe dovuto andare a lezione da lei per essere
“evangelizzato” su certi argomenti.
Anche se il
missionario tenta di giustificarsi, la Montenegro è irremovibile! Non si è
liberata di Padre Gonzalo, ma anzi lo deve sopportare, ha allentato i cordoni
della sua borsa per ben due volte, ha perso prestigio. Don Celso le dice che
c’è ancora un modo per rimediare. Francisca lo sta ad ascoltare per vedere dove
vuole andare a parare!
Quando apprende che
è venuto per l’ennesima volta a spillarle del denaro, lo sbatte fuori di casa e
lo avrebbe accompagnato ben volentieri a calci fino alla porta dimenticandosi
di essere una signora!
Il giorno dopo alla
Villa si presenta Aurora che è venuta a trovare sua cugina Maria e Francisca,
da brava padrona di casa, la invita a colazione.
Il breve scambio di
battute tra Maria ed Aurora su cosa è avvenuto in chiesa, è messo subito a
tacere da una Francisca ormai scocciata a sentir parlare dell’onnipresente
Padre Gonzalo e vorrebbe godersi in santa pace il caffè. Inoltre ha un’altra
cosa importante da comunicare alla sua figlioccia.
Prima di arrivare
al dunque Francisca le fa presente che la pasticceria le appartiene, Maria le
dice cosa vuole dire con questo, ma non fa in tempo a risponderle che
interviene Aurorita la quale tutta trionfante (come se il merito fosse suo) le
dice che Candelita e la sua apprendista dovranno andarsene. Maria rimane
basita, non capisce il motivo. La pasticceria è il sostegno di Candela nonché
la sua casa, si preoccupa di dove andranno e di cosa vivranno. Implora la sua
madrina di ripensarci e di essere caritatevole, ma la Montenegro taglia corto
dicendo che la carità la fa già in abbondanza con le elargizioni che fa a Don
Anselmo e poi gli affari sono affari, l’affitto era rovinoso. Interviene anche
Aurora che rivolgendosi a sua cugina le dice di non lamentarsi e di lodare le
iniziative di sua nonna in quanto non sta facendo altro che arricchire il
patrimonio che prima o poi lei sarà suo. All’udire ciò Maria si alza e se ne va
e Francisca rivolge uno sguardo ad Aurora molto eloquente.
Intanto alla
locanda Padre Gonzalo parla con Emilia su quello che è accaduto e gli confessa
che è confuso riguardo la sua vita (non era confuso quando è andato a letto con
Maria, quando l’ha rapita, lì la mente è stata abbastanza lucida sul da farsi).
Dice ad Emilia di presentarsi la sera stessa con Raimundo ed Alfonso al Jaral
perché ha un’importante comunicazione da fare a tutta la famiglia. Meno male
che non ha scelto la chiesa, ma se penso quello che vorrà comunicare quel luogo
non sarebbe stato adatto altrimenti pure i santi si sarebbero rivoltati!
E veniamo alla
puntata odierna. Commentando sempre le parti più salienti.
In casa Ulloa
l’arrivo, o meglio il ritrovamento, del frugoletto Alfonsino (chiamato così da
Emilia, che novità come nome! Si è spremuta le meningi per sceglierlo tra
tanti), mette allegria tra tutti quelli che vengono a contatto con lui, ma
anche preoccupazione. Infatti i coniugi Castaneda – Ulloa sono felici di avere
questo pargoletto con loro, gli ha portato gioia in quella casa. Emilia è più
ottimista e si vuole godere il frugoletto come se fosse suo, ma Alfonso ha
paura che tale gioia non duri a lungo perché potrebbero spuntare i suoi
famigliari a reclamarlo prima o poi.
Non solo ma anche
Mariana, andando a casa di Emilia perché l’ha fatta chiamare (questa non è mai
a lavorare, passa più tempo fuori che alla Villa e poi si lamenta se Francisca
sbraita contro di lei) apprendendo da Raimundo che Emilia ed Alfonso sono a
passeggio con il bebè (Alfonso passeggia e cresce sempre i pargoletti degli
altri, ma uno suo no?) fa notare che si stanno affezionando troppo al bambino
andando in giro come se l’avesse partorito. Raimundo ammette che un imprudenza
e per quante volte ha insistito con loro non c’è modo di farli ragionare (non è
una novità, Emilia difetta di ragionamento fin dalla nascita) credono che sia
ormai loro. Mariana è convinta che tutto questo non finirà bene perché prima o
poi appariranno i suoi genitori. Raimundo replica che Emilia pensa che non
appariranno mai perché secondo lei hanno avuto un incidente lungo il fiume. Per
Mariana è solo una fantasia. Poi domanda perché Emilia l’ha fatta chiamare,
Raimundo le dice perché rimanga col bambino dal momento che per quella sera
Gonzalo ha convocato tutti al Jaral.
Maria si reca in
pasticceria dispiaciuta del fatto che la sua madrina li abbia cacciate via e
nonostante abbia cercato di convincerla a non farlo, lei si è mostrata
irremovibile. Vorrebbe offrire il suo aiuto a Candela e Carmen e per questo
motivo offre loro il regalo che Fernando le ha fatto: l’uovo di Fabergè. Ma sia
Carmen che Candela rifiutano il dono, ringraziandola per il suo gesto.
Ed ora ecco la
tanta scena sperata ed aspettata con ansia e trepidazione (non sono riuscita a
dormire questa notte). Mi viene la pelle d’oca a commentarla! Al Jaral è sono
tutti pronti e in attesa della grande rivelazione, del grande scoop che Padre
Gonzalo sta per fare (ne combinerà una delle sue, com’è il suo solito! Da
quando è arrivato a PV lui è l’origine di tutti i guai!). Tristan è allarmato,
Raimundo lo tranquillizza, Aurora sembra che non le riguardi la questione tanto
è calma, anche Rosario freme le brillano gli occhi come se stesse aspettando il
parto di sua figlia, Alfonso ed Emilia fanno da cornice e sono lì come sempre
per numero. Arriva Don Anselmo senza Gonzalo il che preoccupa ulteriormente Tristan,
che fa accomodare tutti. Sembrano ad una veglia funebre! Meglio che siano
seduti la notizia potrebbe stravolgerli, soprattutto a uno di loro in
particolare. Ed ecco apparire l’Innominato Gonzalo, il depositario della Verità
suprema ed assoluta.
Ringrazia tutti per
essere presenti, ma Tristan subito gli chiede il motivo di tale riunione. A Don
Anselmo balza subito agli occhi che non ha la tonaca e glielo fa notare.
Il non più Padre
Gonzalo evita la risposta e chiede perdono in primo luogo per quello che è
accaduto in chiesa (dovrebbe scusarsi per il fatto di essere nato!), ma era
l’unico modo per svelare le vere intenzioni di Don Celso (tanto ormai è
diventata un’abitudine convocare in chiesa la gente per fare gossip). Dopo un
panegirico di commoventi parole strappalacrime (ho consumato un pacchetto di
fazzolettini) sul fatto che lui è il bambino Martin, che ora conoscono come
Gonzalo, che disgraziatamente quel bambino è morto nella selva in modo che
l’altro Gonzalo potesse sopravvivere a tanto dolore, ora è tornato a PV per
restare in una maniera differente. Al che Raimundo gli fa la fatidica domanda
da un milione di euro: “ Cosa intendi dire per maniera differente?”. Ulloa che
pensi che dentro di lui si nasconda un licantropo o un vampiro?
Lui di rimando dice
che il fatto di aver spogliato sia lui che Don Celso dei simboli sacerdotali
non è stato solo per rabbia, ha preso un’ardua,ma irrevocabile decisione quella
di appendere l’abito talare (la tonaca gli andava stretta, infatti ogni scusa
era buona per levarsela!). Ma io dico questa specie di pretuncolo da strapazzo
pensa che il sacramento del sacerdozio è come uno sport che uno può ritirarsi
ed appendere le scarpette al chiodo quando più gli aggrada? Un silenzio di
tomba scende sugli astanti, si sente solo il ticchettio dell’orologio. Tutti si
guardano l’un l’altro come a chiedersi: “Ma ho sentito bene quello che ha
appena detto o siamo stati tutti soggetti a follia collettiva?”. La faccia di
Don Anselmo si commenta da sola. Ma tu guarda che novità? Nessuno se lo
immaginava! Dopo che è entrato al Jaral senza tonaca si è pensato che non la
indossasse perché erano tutte a lavare! La tonaca gli andava stretta, infatti
ogni scusa era buona per levarsela!
L’ardua ed
irrevocabile decisione non va molto a genio, anzi per nulla, a Padre Anselmo,
infatti mentre è alla canonica arriva il suo pupillo traditore che con quella
faccia di bronzo che si ritrova gli chiede se non ha da dirgli nulla perché non
sopporta il suo mutismo neanche un secondo di più. Ed io non sopporto la tua presenza
a PV un attimo ancora!
Don Anselmo si
sente deluso ed è molto arrabbiato, vorrebbe prenderlo a calci, ma per il
rispetto dell’abito che indossa (perché lui rispetta la tonaca non la tratta
come una camicia che puoi cambiare a tuo piacimento) si trattiene e gli dice
che uno non può farsi prete e smettere quando vuole, che è solo una crisi di
fede, tutti ci sono passati. Ma Gonzalo gli dice che non si tratta di questo,
la sua determinazione è ferma. Don Anselmo replica che si è ordinato sacerdote
nonostante le sue insistenze ed ora che non gli piace se ne va e tanti saluti.
Quante volte gli ha detto di meditare prima di prendere la decisione di farsi
prete. Con il suo gesto manca ad un giuramento fatto a Dio e così lo tradisce. Gonzalo
ribadisce che non lo sta tradendo cambia solo modo di rappresentarlo, lui è lo
stesso uomo. Insulta Don Anselmo dicendogli che crede in Dio, ma non nella
chiesa, dimenticando che lui è un suo rappresentante. Gonzalo si arrampica
sugli specchi dicendo che non vuole essere come Don Celso, ma Don Anselmo non
ne può più di tutta questa manfrina e gli dice che sono tutte scuse, il motivo
per cui ha abbandonato l’abito è solo uno ed uno solo Maria. Anche se Gonzalo
gli dice che non è così, perché lei è una donna sposata, il sacerdote ribatte
che la storia non si è conclusa. Quando si ritroveranno a lavorare fianco a
fianco in un’ altra iniziativa si dimenticherà che è una donna sposata. Don
Anselmo gli dice se vuole ripensarci stanotte prima che informi il vescovado,
ma Gonzalo, ex Martin, ex prete risponde di no.
Intanto nel
giardino della Villa un Fernando furioso aspetta Maria, la credeva a letto,pensa
che sis stata con Gonzalo, ma lei gli risponde che era andata alla pasticceria
per portare il suo aiuto a Candela e a Carmen offrendole il regalo che lui gli
aveva fatto perché pensava che vendendolo avrebbero potuto tirare avanti fino a
quando non avessero trovato qualcosa. Alla vista dell’uovo Fernando si sente
deluso, o meglio ferito dal gesto della sua amata mogliettina. E’ una mancanza
di rispetto nei suoi confronti, come se il regalo non è stato apprezzato
(Fernando deve capire che lui non è Gonzalo: se quest’ultimo gli avesse
regalato un uovo di gallina a Maria l’avrebbe messo in una teca e venerato come
una reliquia). Infatti Mesia le chiede se avesse fatto la stessa cosa se quel regalo
proveniva da Gonzalo, Maria replica che è una domanda assurda perché lui non
potrebbe regalarle una cosa così. E poi Maria si accontenta di poco: da Gonzalo
vuole solo una cosa! Fernando è geloso e le chiede di giurargli che il prete
spretato non ha a che fare con quello che ha fatto. La sua mogliettina fedele
risponde che Gonzalo è un prete e di smetterla di lottare contro giganti ,
quando sono solo mulini a vento. Ma quando verrà a sapere che Gonzalito ha
appeso la tonaca al chiodo la penserà in modo molto diverso. E lì inizieranno
le dolenti note. Quindi dice a Fernando che vuole andare a coricarsi. Fernando
vorrebbe accompagnarla, ma lei gli dice di non rovinarsi quel delizioso cognac
solo per accompagnarla fuori alla porta della sua stanza.
Nella cucina della
Villa Francisca scende le scale per cercare l’irreperibile Mariana fannullona
fino al midollo che sembra sparita, ma eccola che arriva era andata a
raccogliere la biancheria fuori.
Francisca: “ Alleluja
Mariana! Benedetto il cielo, dove diavolo ti eri cacciata. Sono dieci minuti
esatti che giro urlando il tuo nome come una fruttivendola!”. Mariana le dice
che è andata a raccogliere i panni stesi perché pensa che stanotte si avvicini
una tormenta. Francisca, che è anche metereologa, le dice che è una sciocchezza
perché lei non ha visto nemmeno una nuvola. Mariana replica che se vuole li va
a ristendere, ma sarà poi responsabilità di Francisca se si rovinano perché
rimangono attaccati allo steccato con l’acqua piovana. Francisca: “ Forza
portami una tisana a letto saputella, mi hai convinta!”. La adoro!!!!
E così termina la puntata
con la nostra Regina di PV.
Continuando a
seguire le vicende italiane, ma soprattutto quelle spagnole vi saluto raipaquistas
e raipaquistos. Vi do appuntamento alla
prossima. Buenas tardes a todos!!!
Don Celso ancora lì? Detesto signor favore. Quel volto , che tutti .. aghhhh
ResponderEliminarGrazie mille per il tuo articulo.
Grazie Maria per i tuoi articoli sempre pieni di ironia...la trama a cui stiamo assistendo in Italia ispira davvero poco, ma noi troviamo sempre qualcosa di interessante da dire, vero? :)
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