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martes, 30 de diciembre de 2014

Puntata 480-481

Dopo le festività natalizie che sono trascorse senza Puente Viejo in tv, ieri sera è andata in onda una puntatona che ha visto al centro delle vicende l’accusa nei confronti di Gonzalo di aver violentato Maria. Nonostante la presenza ingombrante di Don Peppone, per fortuna non sono mancate scene dei nostri due beniamini: Raimundo e Francisca ci hanno riservato grandi emozioni, soprattutto nella scena della stazione.


Non starò qui a tediarvi commentando tutte le scene precedenti a questo momento. Riporto solo un’immagine che mi ha fatto sbellicare dalle risate: il sorriso beffardo di Francisca che si reca alla pasticceria per la prima volta, per conoscere Candela. La futura nuora non sa che per lei sono appena iniziati i guai:


Ma passiamo subito al momento culminante della puntata: Maria entra nello studio di Francisca, di ritorno dal Jaral, e le dice di aver salutato Raimundo, visto che il giorno dopo sarebbe partito. La risposta della sua madrina non è per niente incoraggiante: “Per me tuo nonno può anche andarsene al diavolo, direttamente all’inferno!” Non ci crediamo nemmeno un po’:


Maria le consegna ciò che le ha dato suo nonno: “Non aveva il coraggio di dirvi addio. Mi ha chiesto di darvi questo, ha detto che l’avreste apprezzato.” Così posa sul tavolo un fiore di carta giallo:



Francisca è talmente spiazzata dal gesto che non osa toccare quel dono e cerca sostegno nel bracciolo della sua sedia (come sempre quando si tratta di Raimundo):



Ma a Puente Viejo i giorni nefasti arrivano subito, si sa…e così arriva anche il giorno della partenza di Raimundo. Emilia (vestita a lutto), Alfonso e Don Anselmo lo aspettano in piazza per salutarlo, mentre viene scortato da Tristan e Gonzalo. Eccolo arrivare, all’apparenza sereno:



Don Anselmo fa un ultimo tentativo per dissuaderlo, cercando di far leva sulla loro amicizia e sulla totale inutilità del gesto che sta per compiere. Poi lo abbraccia disperato, insieme ad Emilia e Tristan dopo di lui:


Anche Tristan tenta di persuaderlo a rimanere: “Padre, guardateci: noi tutti non siamo una ragione sufficiente perché restiate?” Ma a Raimundo la risposta è ben chiara in testa: “Tristan, ho bisogno di ritrovarmi e non mi fermerò senza riuscirci.” L’uomo degli addii e delle partenze rifiuta di farsi accompagnare alla stazione, dà un ultimo sguardo alla piazza e si avvia verso il suo ineludibile destino:


Come un vagabondo, arriva alla stazione e si guarda in giro, in cerca di un conforto che non arriva (che pena!)



Sono le 8.50:


Nello stesso momento, anche Francisca è in pena: seduta sulla poltrona dello studio, pensa a Raimundo e cerca di ascoltare il suo cuore. Il momento è solenne:


La Montenegro prende in mano il fiore e sembra volerlo accarezzare, con il dito che reca ancora l’anello di fidanzamento di Raimundo:




Non tutto è ancora perduto: vederla così inquieta ci fa ben sperare. Non è assolutamente vero che non le importa più niente di Raimundo. I loro istanti si incrociano sullo schermo: Raimundo ha fatto un biglietto per salire sul primo treno, senza nemmeno voler sapere la sua destinazione: “L’unica cosa che voglio è allontanarmi il più possibile da qui.”


Da notare i due innamorati dietro di lui, la cui vista lo fa deprimere ulteriormente:


Francisca invece si dibatte ancora intorno al tavolo della sua scrivania col fiore in mano, senza sapere che il treno di Raimundo arriverà dopo pochi minuti:


Purtroppo i secondi scorrono inesorabili e il treno arriva: sono le 9.




Proprio quando Raimundo si alza e si dirige verso la banchina della stazione, dietro di lui una voce lo chiama per nome e lo ferma in extremis: è Francisca con il fiore giallo in mano! Che tempismo! Inizia uno dei dialoghi più belli che abbia mai ascoltato tra di loro…peccato che abbiano dovuto aspettare finora per parlarsi:


“Francisca, che ci fai qui?”


“Non lo so nemmeno io. Forse cerco di salvare uno dei pochi ricordi di gioventù per cui è valsa la pena di vivere…”
Entrambi con gli occhi bassi, non riescono inizialmente a guardarsi…Raimundo addirittura si mangia le labbra! Che tenerezza!


Francisca continua: “Anche se mi è mancata la poesia con cui eri solito accompagnare ogni fiore…”
“Non volevo importunarti con un’ultima lettera”
“E pensare che un tempo ci siamo tanto amati! Ma la vita è traditrice…”
“No Francisca, qui l’unico ad averti tradito sono io. Ma smettiamola di torturarci. Mi assumo la responsabilità del male che ti ho fatto e ascolterò tutti i rimproveri che vorrai farmi!”
“Non sono venuta a insultarti né a rimproverarti niente Raimundo, ma soltanto a pregarti [Momento di Silenzio] di non salire su quel treno!”
Intanto il treno fischia…il convoglio è in partenza. Raimundo è confuso ed emozionato dall’inaspettata sorpresa:


I loro sguardi mi fanno palpitare e mi tengono incollata alla tv, speranzosa nel lieto fine. Immensa la magia che si crea quando Ramón Ibarra e María Bouzas sono insieme:


“E perché non dovrei andarmene? Che vuoi da me Francisca, dimmelo!”
Francisca ribadisce il concetto (non sia mai che Raimundo se lo sia perso, nell’emozione del momento!): “Purtroppo nemmeno io lo so! So solo che quando mi hanno detto che saresti partito, qualcosa mi ha spinto a venire qui per dirti che [Altro momento di silenzio] io non voglio che tu parta!”
Intanto il capostazione chiama i passeggeri per l’ultima volta…
“Non avrei mai immaginato che saresti venuta a pregarmi di non partire!”
“Neanche io credevo di poterlo fare, però…però l’ho fatto!”
Il momento della verità è al cardiopalma. Francisca si spoglia di tutte le sue corazze e così come ha fatto lei, pretende faccia anche Raimundo: lo interroga sull’autenticità dei suoi sentimenti per lei.
“Raimundo, da quando ho saputo che tu hai agito solo per salvare tuo figlio, io ho un dubbio che mi tiene sveglia tutte le notti e mi fa a stento respirare: quando mi corteggiavi, quando dicevi che mi amavi…erano tutte bugie?”
“È per questo? Sei venuta a farmi questa domanda?”
“Rispondimi! Erano false le tue promesse d’amore? Erano false?”
Raimundo ribadisce le parole che vorremmo sempre ascoltare dalla sua bocca, specie davanti a Francisca: “No, non lo erano…sai bene che non lo erano. Io non sono un buon attore e tu non sei così ingenua.”
Ma diglielo con un bacio, Raimundo! In questi momenti non c’è mai privacy: persino il capostazione interrompe la conversazione, preoccupandosi personalmente di avvisare Raimundo del treno in partenza…per fortuna ci pensa Francisca a metterlo di fronte alla più profonda verità con parole che vanno a segno: “Allora hai sentito? Il tuo treno sta per partire! Se credi che allontanandoti per sempre tu dimenticherai quello che hai sentito per me, tutto quello che abbiamo vissuto…allora vai!”
“So bene che la distanza non fa dimenticare. Quando ho vissuto in America ci separava un oceano e non c’è stato un solo giorno in cui io non abbia pensato a te!”
“Allora deciditi una volta per tutte! Ma se sali su quel treno maledetto, non tornare mai più, perché non vorrò sapere più niente di te!”
Intanto il treno parte…finalmente! Francisca ha quasi vinto la sua battaglia: “La macchina mi aspetta davanti alla porta della stazione…attenderò lì ancora per due minuti. Se non arriverai me ne andrò, per sempre Raimundo.”
Francisca va via; Raimundo non ha più dubbi: vuole rimanere con lei! Stroppiccia il suo biglietto, lo getta a terra e finalmente la raggiunge. Da notare che dopo dieci minuti di dialogo serrato, l’orologio segna ancora le 9 in punto. Si sarà mica fermato?


La afferra per un braccio, non la lascia scappare: “E adesso Francisca Montenegro?”
“Come te, io non lo so Raimundo Ulloa! Non lo so!”
Non sanno come andrà la loro storia, ma sono felici e sorridono.


Un bel bacio sarebbe stato perfetto come conclusione, ma per adesso ci basta la loro riconciliazione…
Con questo vi saluto, auguro a tutti buona fine d’anno e un 2015 pieno di tanti indimenticabili momenti raipaquisti!

1 comentario:

  1. Grazieeeeeeeeeee.... milleeeeeeee.... esta escena fue taaaaaan bonita!!¡!.... aiiins que recuerdos y que suspiros...

    Grazieeeeee

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