Edizione
straordinaria domenicale del Raipablogger! Vista l’assenza del puntatone
serale, meglio dedicarsi al commento della puntata andata in onda ieri
(comprensiva di scena raipaquista). Con quali novità è iniziata l’estate di
Raimundo e Francisca? La puntata è stata particolarmente ricca su entrambi i
fronti, a cominciare dalla scena di Francisca con Dolores. Eccola qui Francisca,
coinvolta a sua insaputa nei vaneggiamenti di Pedro e nella storia
dell’adulterio. C’era davvero da sbellicarsi dalle risate quando la Paca ha
introdotto l’argomento, ignara di tutto:
L’espressione sul
viso di Francisca cambia repentinamente nel giro di pochi secondi quando
Dolores le conferma che si sta parlando di adulterio. La scena prosegue tra
doppi sensi, fraintendimenti e ambiguità finché Dolores non si trattiene più,
finisce di stropicciare il suo fazzolettino e chiede esplicitamente a Francisca
se sia lei l’amante di suo marito…memorabile la reazione di Francisca (basta il
sopracciglio alzato da solo per ipotizzare la direzione dei suoi pensieri!):
Intanto al Jaral è
arrivata una donna di nome Isabel, una vecchia conoscenza di Olmo: pare fosse
stata la sua insegnante e ha un segreto importante che vuole rivelargli prima
di morire…Soledad, che li vede insieme mentre dalla piazza salgono sul calesse,
subito riferisce la novità alla madre, intenta a leggere un libro (o piuttosto
a guardare la foto di Tristan che funge da segnalibro?):
Soledad comunica
alla madre che non si fiderà mai più degli uomini, e interpreta l’accaduto in
modo tale da giustificare il fatto che Olmo l’abbia lasciata…Francisca è
incredula, Olmo non le sembra proprio il tipo a cui piacciono le “donne
attempate”:
Andando avanti con
la puntata, compare finalmente Raimundo. Eccolo arrivare al Jaral mentre cerca
la levatrice affinché lo accompagni da Emilia e gli trasmetta un po’ del suo ottimismo.
Appena entra lì, trova Tristan che gli infonde un po’ di coraggio (che bravo
figlio!):
Raimundo approfitta
dell’incontro per chiedergli l’esito del colloquio con Francisca sull’eredità,
ma la risposta di Tristan è tutt’altro che positiva: “È un vicolo cieco…accordarci è impossibile”. L’espressione tesa sul
viso di Raimundo ci fa capire che il locandiere pensa sia il caso di
intervenire personalmente a favore del figlio:
Quando Tristan
arriva alla conclusione che dovrà accettare di rimanere senza madre, patrimonio
ed eredità, ecco finalmente la levatrice
che con tante belle parole tira su i nostri due uomini (che angelo del
Paradiso, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla!). La reazione di Raimundo a
quest’ondata di ottimismo targato Pepa arriva con queste parole: “Speriamo che il tuo ottimismo sia contagioso
e che Emilia ce la faccia!”
Poi finalmente la
scena raipaquista che stavamo aspettando! Una scena particolarmente
significativa considerato il motivo della visita. Francisca infatti ha
diseredato Tristan per averla umiliata andando a vivere col padre e così
Raimundo si reca da lei per cercare di difendere i diritti di quello che ha
scoperto essere da poco suo figlio, figlio dell’unica donna che abbia mai
amato. Questa premessa farebbe pensare ad un confronto risoltosi al meglio, in
realtà non va proprio così…ormai dovremmo essere abituati al fatto che i loro
fervidi dialoghi si risolvono sempre in un nulla di fatto, ma i loro sguardi ci
riempiono il cuore e vederli così vicini è sempre un’emozione unica. Teatro
dell’incontro questa volta non è lo studio di Francisca, né il salone al centro
della Villa, bensì il giardino, da dove Raimundo entra con decisione (e quando
arriva così è sempre un piacere!). Pare che l’arrivo del locandiere sia una
gioia anche per Francisca, la quale non manca di ribadire con sarcasmo e ironia
la sorpresa che si trova davanti: “Raimundo
Ulloa! Che gioia vederti di nuovo! La
tua sola presenza rende la mia vita un po’ più vivibile!” (da notare la
posizione estremamente composta delle mani di entrambi…che sintonia! La
perfezione innata fa parte di loro):
Ma la visita del
locandiere non è di cortesia. Raimundo è nervoso: sua figlia Emilia non si è
ancora risvegliata, non mostra segni di miglioramento e ciò che deve dire a
Francisca non lo fa stare tranquillo. Ne è testimonianza quel cappello stretto
tra le mani che usa in tutte le occasioni in cui lo stress si fa sentire un po’
troppo…è il suo “cappello antistress” (forse nemmeno uno di quei pupazzi
antistress sarebbero efficaci quando si tratta di relazionarsi con Francisca).
La Paca è sinceramente dispiaciuta per la sorte di Emilia: come lei stessa ha
detto qualche puntata fa, ha perso la sua miglior inserviente e ora dovrà
cercarsene un’altra…ma non è di questo che si parla. Francisca vuole conoscere
il vero motivo della visita di Raimundo, presagisce che non si tratti di nulla
di buono e Raimundo le rivela che si trova costretto a intervenire…poi finalmente
si siede, anziché rimanere in piedi come nello scorso incontro (buon segno!):
“Sono venuto a mediare per mio figlio Tristan”:
forti e cariche di pregnanza queste parole, ancor più dense di significato
considerando il fatto che vengono pronunciate davanti a Francisca, la quale non
rimane indifferente a questa premessa, anzi sottolinea le parole “tuo figlio Tristan”. La Paca ruota la
testa dall’altra parte, mentre a Raimundo spunta un lieve sorriso sotto i baffi:
Il confronto con
Sebastian nasce quasi spontaneo per Francisca, ma non è di lui che Raimundo
vuole parlare, bensì della parte di eredità che spetta a Tristan. I discorsi
iniziano a farsi pesanti, le intenzioni prendono una brutta piega e nel giro di
qualche secondo Raimundo usa il verbo “esigere”: chiede alla madre di suo
figlio di smettere di perseguitare il figlio di cui l’ha privato e che gli ha
impedito di crescere. “Basta con questa
guerra assurda che gli hai dichiarato” (qui il ghigno di rabbia sul viso
del locandiere…si salvi chi può):
Tristan è sempre
stato un figlio esemplare e non merita di essere privato della sua parte di
patrimonio familiare, Francisca lo sa bene, così come ci tiene a ribadire che
quella con Tristan non è affatto una guerra:
Siamo alle
solite…nel giro di poche battute torna il riferimento al passato…non poteva
mancare il cenno all’orgoglio di Francisca: “Non ti sembra che siamo già stati abbastanza infelici noi due per colpa
del tuo ostinato orgoglio?” Raimundo batte il cappello contro il tavolo:
A quanto pare però,
Francisca non è mai stata infelice senza Raimundo: “Sei solo una mosca fastidiosa, quindi deciditi a volare via o ti farò
spiaccicare! Non meriti neanche che sia io a farlo!”:
Complimenti a chi
ha scelto il verbo “spiaccicare” e la metafora della mosca (un attimo di ironia
in un momento davvero infelice!) Il cenno all’infelicità è l’occasione per
guardarsi intensamente negli occhi (ahi l’amour!) Ecco qui il nostro bellissimo
moscone che continua a ronzare intorno alla nostra Paca (zzzzzzzz):
Raimundo continua a
sostenere la causa del figlio, mentre lo sguardo di Francisca esprime tutto il
dolore della situazione creatasi:
Ma la Paca è ferma
e decisa: nessuno, tantomeno Raimundo, si può permettere di darle ordini, né
può tirare in ballo argomenti simili. Il locandiere stavolta osa, ha una
risposta per tutto, e va sparato come una mitragliatrice: “Neanche io? L’uomo con il quale hai messo al mondo il figlio che vuoi
castigare?”. Pronta la risposta di Francisca: “Non osare ricordarmelo! Tu
non sei nessuno per venire qui a chiedermi questo, hai capito?” (E come
canta una famosa canzone: “La verità mi
fa male…lo sai! Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu!):
I loro sguardi si
fanno sempre più carichi di rabbia nel mentre fa capolino l’ideale della
“giustizia”. Francisca non ha peli sulla lingua: insinua che Raimundo vuole
solo mettere le mani sul suo patrimonio e, con la parte di eredità che supplica
per Tristan, vuole sentirsi risarcito per tutto il male che pensa di aver
subito in tanti anni da lei. Legittimo il dubbio da parte di Francisca sui veri
intenti di questa richiesta, ma pesanti le sue illazioni contro Raimundo che,
aspettandosi questo e altro, sorride maliziosamente mentre scuote la testa:
Raimundo rincara la
dose, ammette di aver subito solo del male in tanti anni da lei, ma si difende
da queste insinuazioni: il suo intento è sincero e il suo desiderio è vedere
Tristan ricompensato di ciò che gli spetta. “Il mio spirito non è vendicativo né avido”:
La Paca è risoluta
e non concederà il suo denaro ad un figlio che non la ama: “Se Tristan non vuole bene a me, non avrà
nemmeno il mio denaro”:
“L’amore non si compra Francisca…l’amore si
offre senza chiedere niente in cambio”:
Fantastico il
movimento degli occhi e l’espressione del viso di Francisca in seguito a
quest’impeto di saggezza di Raimundo:
Dopo questa frase
Raimundo si alza…non è furioso come l’ultima volta che ha incontrato Francisca,
ma non perde occasione per farle notare che, nonostante l’esperienza, non ha
ancora imparato una cosa così essenziale per essere felici in questa vita. Bellissimi,
fantastici, adorabili Ramón Ibarra e María Bouzas nel momento del commiato…è
questo lo sguardo che mi rimarrà impresso di questa scena!:
Francisca soffre
terribilmente per quelle parole e per questa situazione, ne è testimonianza il
suo volto, tanto espressivo e pieno di dolore:
Dopo ben 4 minuti
di confronto serrato (sempre troppo pochi i minuti dedicati a questa coppia!),
la scena si conclude con Raimundo che va via mentre Francisca chiude per un
attimo gli occhi e scuote la testa…è stato il suo locandiere preferito stavolta
ad avere l’ultima parola:
Ma cambiamo
scenario: in casa Castañeda la situazione di Emilia è molto critica. La giovane
madre non si sveglia da parecchi giorni e le speranze che possa sopravvivere al
coma sono davvero ridotte…tutti vogliono chiamare don Anselmo affinchè le
impartisca l’estrema unzione. Anche la dottoressa non ha dubbi, nonostante Pepa
e Alfonso si siano accorti di alcuni movimenti delle dita e del viso. Francisca
si reca a far visita alla sua miglior inserviente e si mette a pregare al suo
capezzale:
D’improvviso entra
la levatrice accompagnata da Tristan: il figlio inizia a polemizzare sulle vere
intenzioni della madre, in difesa della quale stranamente accorre Pepa.
Francisca le dà ragione: “L’unica cosa
che voglio è che Emilia si riprenda presto”
Poi Francisca
esprime ammirazione per la condotta della famiglia Castañeda in una situazione
tanto grave come questa, ma tutti la interpretano come ostentazione di cinismo:
Pepa trattiene Alfonso e Tristan ritorna ad alzare la voce. Francisca allora si
difende: “La tolleranza è una virtù
importante, che hanno solo poche persone”:
Pronta si fa
sentire la reazione della levatrice – nessuna pietà per la sua amica Emilia che
è in coma e in punto di morte! – ma Francisca la mette al muro: “Devo ammettere che sei comprensiva…davvero.
Una credulona encomiabile! Fino a pochi giorni fa mio figlio era tra le braccia
della dottoressa e ora è tanto felice di dare a te i baci che prima dava a
un’altra!”
È Alfonso a
separare le due donne: chiama Mauricio affinchè riporti a casa Francisca. Ecco
lo sguardo di chi pensa: “Maledetta
levatrice, sappi che non finisce qui!” (quanto ho riso!):
Concludo con
un’ultima immagine: alla fine della puntata Emilia finalmente si risveglia,
questa volta per davvero e chiama sua figlia (saranno state le preghiere di
Raimundo?)
Con questo vi
saluto e mi scuso per la mia prolissità, ma la puntata e la scena raipaquista
lo meritavano. Buona domenica e alla prossima!
Wow, anche l'edizione speciale! Meraviglioso come sempre, con quella magnifica ironia che ci permette di sopravvivere a questa carenza di raipaquismo. Anche io faccio un gran complimento ai nostri amati autori...ma quanto ci vogliono bene? Beh, almeno c'è il raipablogger :)
ResponderEliminarWow bellissimo Grazie :)
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