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viernes, 26 de septiembre de 2014

395-396

Dato che in Italia le puntate si susseguono ad un ritmo molto elevato (siamo arrivati alla media di 7 episodi a settimana), siamo già ad un punto cruciale della vicenda raipaquista: le voci sulla fortuna di Raimundo Ulloa sono sempre più numerose. Mariana e il sindaco tengono costantemente informata Francisca, tanto da suscitarne la curiosità: la Montenegro non si spiega come mai Raimundo non sia ancora passato dalla Villa per salutarla, nonostante si sia presentata più di un’occasione per farlo. Nella puntata di ieri abbiamo visto Francisca – ferita nell’orgoglio dall’indifferenza di Raimundo e spinta dalla curiosità di vedere come l’esperienza americana lo abbia trasformato – andare in cerca del suo nemico storico e, non riuscendo a trovarlo, chiamare Mauricio per organizzare un incontro con gli irrigatori, col solo scopo di farlo cadere nella trappola, ben conscia che si sarebbe presentato al posto del figlio. Ma purtroppo per lei, e per noi, Raimundo rifiuta questa ghiotta occasione di rivedere Francisca dopo tanti anni.

La puntata di oggi inizia con Francisca e Olmo che come al solito discutono di Soledad. Olmo fa pressione alla ragazza e Francisca invece gli consiglia di farsi da parte, perché il cuore della figlia non gli appartiene: 



Per giunta, in questa faccenda si è intromesso anche Don Anselmo, ed Olmo si mostra ancor più innervosito per l’atteggiamento del curato, che gli ha intimato di lasciare in pace Soledad. A Francisca non rimane altro che sospirare (che pazienza con quest’uomo!):


Davvero inverosimile che Olmo sia tornato ancor più ossessionato da Soledad dopo 16 anni. In questa soap è davvero ammirevole la fedeltà che tutti dimostrano verso i rispettivi “amori del passato”: Tristan non vuole più vivere dopo aver perso Pepa, Soledad si era fatta suora e aveva cercato di impiccarsi pur di raggiungere il suo Juan al cimitero…e ora si scopre che anche Olmo in 16 anni non si è mai dato pace per Soledad. Ma tutta questa gente non ha niente di meglio da fare della propria misera esistenza? Non si guarda intorno? Durante 16 lunghissimi anni non hanno conosciuto nessuno in grado di far loro dimenticare le pene del cuore? Davvero improponibile come trama…la sofferenza ci sta tutta, ma l’ossessione di Olmo e il desiderio di suicidio di Tristan e Soledad sono davvero esagerati.
Cambio registro e passo a commentare la scena più piacevole della puntata (per quanto mi riguarda): in casa Castañeda finalmente compare Raimundo Ulloa. Eccolo mentre prende un tè con Emilia e Alfonso:



Raimundo è intento a raccontare le sue meravigliose esperienze in Sudamerica e le scoperte archeologiche relative alle tombe degli Incas (non manca di certo la cultura a quest’uomo!) quando un silenzio gelido cala tra di loro: Alfonso ed Emilia sono ancora una volta ai ferri corti, questa volta perché il marito vuole mettere l’acqua corrente in tutte le camere della locanda, ma la moglie non vuole sostenere i costi, ritenendola una spesa inutile. Raimundo si sente leggermente imbarazzato e di troppo. Caro mio, dovresti approfittare di questi momenti per defilarti e andare da Francisca!


Raimundo però rimane seduto e cerca di farli ragionare, ma i discorsi vanno a finire su Francisca (un argomento a caso!). Alfonso tira in ballo la riunione degli irrigatori e poi ribadisce la sua idea: potrebbe essere una tattica di Donna Francisca per incontrarsi con lui. Raimundo non sembra affatto sorpreso dell’affermazione di suo genero e dice chiaramente che, se così fosse, Francisca resterà delusa perché non ha affatto intenzione di prendervi parte (che peccato!) Evidentemente ha bisogno di far cuocere a puntino la sua dolce metà (e noi con lei):


Poi, quando Alfonso si alza, Raimundo cerca di far ragionare Emilia. Che pesantezza che è diventata questa donna dopo questo salto temporale! Le manca proprio l’amore (e anche qualcos’altro) di Alfonso!



Alla Villa intanto Soledad ricama un fazzoletto che aveva cominciato sedici anni prima (per la serie: non è mai troppo tardi!). Don Anselmo elogia la sua mano esperta e raffinata, quando improvvisamente arriva Olmo che inizia a rimproverare il sacerdote per la sua presenza ingombrante. I due uomini cominciano a litigare, non accorgendosi che nel frattempo la ragazza si autolesiona con l’ago da cucito (che scena raccapricciante!) Francisca arriva poco dopo, mentre Mariana disinfetta la ferita, e visibilmente agitata manda Soledad a riposarsi:


Nonostante l’accaduto, Olmo e Don Anselmo continuano a litigare! Francisca li interrompe in nome di quello che è successo:


Poi fulmina Olmo con lo sguardo: bisogna trattare Soledad con tatto e pazienza perché la figlia non sta affatto bene. È talmente addolorata che non percepisce più nemmeno il dolore fisico. Sarà la volta buona che il signor Mesia se ne faccia una ragione? Olmo non sembra cedere alle suppliche di Francisca e va via. La signora allora ne approfitta per parlare in privato con Don Anselmo nello studio. Prima di iniziare, gli riempie un bicchierino:



Tutte queste premure non promettono bene…anche Don Anselmo si accorge che quando Francisca fa così, vuole dire che vuole parlargli di qualcosa di molto importante. Quale sarà mai l’oggetto di discussione? L’aspirante curato acclamato dal popolo…ovviamente!
Francisca espone la sua tesi: prima che scoppiasse l’epidemia, lei e Don Anselmo erano arrivati alla conclusione che bisognava mandar via da Puente Viejo il giovane con le sue idee rivoluzionarie. Don Anselmo riamane contraddetto e le dice che con il sopraggiungere della pandemia non è riuscito ad inviare la lettera al vescovado per il suo trasferimento. Però adesso l’influenza è passata: Francisca lascia intendere che potrebbe essere il momento buono per mandarlo via definitivamente.


Il vecchio sacerdote, fedele per tanti anni alla Montenegro, stavolta alza la cresta e si oppone fermamente alla sua richiesta. Ma Francisca non vuole mandarlo via: se desiderasse la sua partenza, le basterebbe solo fare una telefonata e tutto si risolverebbe…ma non è ancora arrivato il momento di mandar via da Puente Viejo “quel santo apprendista”! La svolta della Montenegro spiazza il vecchio curato.



Dopo tutto il bene che ha fatto alla comunità, salvandola dall’epidemia, il popolino acclama Gonzalo e se lo mandassero via, tutti insorgerebbero. Bisogna anche smorzare gli animi dei lavoratori della fabbrica.


Però…c’è solo un però: Don Anselmo sarà il diretto responsabile del comportamento del giovane.


Francisca sembra minacciare Don Anselmo, ma il realtà la Montenegro vuole solo che qualcuno diriga gli impeti di gioventù del figlio della levatrice: “Se mi causerà dei problemi, io vi schiaccerò come un verme


Il potere persuasivo di Francisca è insuperabile: Don Anselmo piega la testa per l’ennesima volta. La conversazione si chiude con la domanda della Montenegro: “Un altro bicchierino?”. Il liquore francese di ottima qualità non viene affatto negato a chi soddisfa le richieste della signora di Puente Viejo. Come nella famiglia Corleone, anche qui vengono fatte offerte che non si possono rifiutare.
Intanto, mentre in piazza Mauricio fa le veci della Montenegro mettendo in guardia il giovane seminarista di tenere a freno i suoi ardori rivoluzionari, alla Villa Don Anselmo e Francisca sono raggiunti da Maria:



Finalmente Don Anselmo va via, dopo uno scambio di battutine al veleno e sorrisini sarcastici con Francisca:


Maria approfitta del momento di solitudine con la sua madrina, per domandarle di cosa ha discusso con il sacerdote.


La giovane teme infatti che si tratti di Gonzalo e Francisca, da ottima stratega qual è, non le nega la verità, rimescolando però le carte in tavola: dice che ha convinto Don Anselmo a far rimanere il giovane a Puente Viejo, nonostante avesse ricevuto una lettera che ne annunciava l’immediato trasferimento. Afferma che Gonzalo merita di rimanere fra di loro, dopo quanto ha fatto per il paese e per la salute della sua figlioccia (e anche per i suoi ormoni, aggiungerei io!):



Maria è talmente felice della notizia, che salta letteralmente addosso a Francisca per ringraziarla con tanto affetto:


Infine uno sguardo agli altri personaggi: Don Anselmo vigila su Gonzalo. Il vecchio sacerdote ha letto nello sguardo del giovane un certo interesse per Maria e gli ha ricordato che indossa un abito talare. Gonzalo minimizza la situazione e dice di sapere bene qual è la sua vocazione…ma ormai è ben conscio di ciò che prova per la figlioccia di Francisca. Specialmente quando lei si reca da lui per regalargli la corona del rosario:


Tutte scuse: la ragazza vuole parlare di ciò che è successo tra di loro al Jaral mentre lei era in preda alla febbre. Maria confessa a Gonzalo che non intende dimenticare l’accaduto, visto che desiderava tanto quel bacio: una dichiarazione d’amore in piena regola. La febbre è passata, ma quella d’amore è appena cominciata. Se lo sapesse Francisca! Il ragazzo è fermo è deciso: dice di essere consacrato e manda via Maria. Il pegno d’amore però rimane a lui:


Li ritroviamo dopo qualche scena nella piazza di Puente Viejo, dove Gonzalo è acclamato dal popolo per il bene compiuto al lazzaretto del Jaral. Tutti gli portano dei doni! Santo! Santo subito!




Maria non si dà pace e continua a parlare con Mariana del suo amore per Gonzalo: è sicura che lui provi gli stessi sentimenti, anche se l’ha rifiutata. La zia cerca di dissuaderla, dicendole che deve lasciare in pace un uomo consacrato, ma Maria sa che lui non ha ancora preso i voti e che farebbe sempre in tempo a ritornare alla vita da laico. Arriva addirittura ad essere blasfema, dicendo che non esiste nessun dio e che se lei si è innamorata di Gonzalo, un motivo ci sarà. Purtroppo quello di Maria non è un capriccio…a nulla sono valsi gli insegnamenti della sua madrina. Mariana allora gli prospetta l’occasione di guardarsi intorno e frequentare Fernando, secondo le stesse disposizioni di Francisca.
Al Jaral, Tristan cerca di scrivere una lettera ad Aurora, per raccontarle dell’epidemia: gli si avvicina la voce della sua coscienza (Rosario) che lo redarguisce sul suo modo di trattare gli altri, specialmente Gonzalo e Candela, con i quali ha avuto alcuni diverbi. Come dar torto a Tristan: quella pasticcera è sempre lì pronta a distribuire dolci, soprattutto nei momenti meno opportuni! Cosa importa a persone che hanno una febbre da cavallo di mangiare prelibatezze da pasticceria? È risaputo che i malati devono bere molta acqua, molti liquidi, molti succhi di frutta e pasti leggeri…non possono di certo mangiare bombe caloriche! E quanto a Gonzalo, è normale che vedendolo con in mano una lettera per Aurora, Tristan si sia insospettito ed abbia richiesto spiegazioni! Questo Tristan “incazzato” col mondo mi piace parecchio, un po’ meno quando è troppo cupo e rimugina sulla morte di Pepa.

Con questo vi lascio, ringraziando quanti mi leggono e commentano. Col cuore raipaquista…alla prossima!

3 comentarios:

  1. Inde grazie mille per il tuo articolo.

    Ora è il Santo in PV.

    Le scene di raipaquistas già si trovano nelle vicinanze. Si sta per godere e morire al tempo con tali scene tenere di Francisca e Raimundo! il migliore dell'intera serie.

    Non so che se si è capito, il mio italiano è molto male e il traduttore, peggiore, jjajajajjajajaj

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    1. Sì è capito tutto Sonia! Il tuo italiano è sulla buona strada! Grazie per il commento in italiano :)

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  2. Ahahah Sonia hai regione il traduttore non aiuta! Ma non ti preoccupare, il tuo italiano si capisce senza problemi, brava!!

    Non vedo proprio l'ora che arrivino le scene raipaquiste...<3<3

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