Selecciona tu idioma

.

sábado, 7 de mayo de 2016

1320




Non illudiamoci…lo sciopero del raipablogger continua per carenza di idee da parte degli sceneggiatori che questa volta si sono inventati la minaccia di attentato terroristico sfruttando il lato investigativo del nostro Raimundo. Lui ormai, pur di andare da Francisca, vede pericoli dappertutto! Non che Rafaela non sia pericolosa (lo è, molto di più di quel che sembra) ma far passare Raimundo per visionario che vede pericoli dove non ci sono (guarda caso sempre e solo alla Villa), non è il massimo…anche se ci fa molto piacere che lo faccia! Per non parlare del fatto che le scene e le dinamiche si ripetono uguali come se dall’altra parte dello schermo ci fosse un branco di caproni senza cervello, completamenti annebbiati dal solo fatto di veder vicini Raimundo e Francisca! Sì, siamo fuori di testa per loro due ma non fino al punto di non accorgerci che nelle ultime due scene raipaquiste:

  1. Raimundo continua ad andare da Francisca di notte
  2. Francisca non ha intenzione di dormire (e nemmeno di farlo da sola) e lo lascia ben intendere
  3. Francisca cerca il contatto fisico con Raimundo
  4. Francisca cerca di far confessare a Raimundo il vero motivo della sua preoccupazione
  5. Le dinamiche delle battute finali sono le stesse

Ora io dico, siamo un popolo di raipaquisti pazienti…ma davvero credete che potete darci il contentino semplicemente riproponendo due scene quasi uguali, facendo riferimenti esclusivamente verbali e tralasciarli quando invece sarebbero necessari?

Qui di seguito una breve analisi comparativa tra le due scene (capitolo 1309-1310 e capitolo 1320)

Partiamo dall’argomento notte, momento della giornata che abbiamo dovuto solo immaginare, aguzzando la fantasia: non li abbiamo visti in giardino, con il cielo nero, con il suo silenzio, la luna, le stelle e tutto il firmamento. Nella prima scena la notte è stata solo accennata a parole e “ricostruita” con qualche luce soffusa nel salone della Villa e l’abbigliamento della Montenegro (in vestaglia con la treccia sciolta)…persino Fe era scattante, con i capelli ordinati e l’uniforme da lavoro pulita e stirata! Alla Villa le cameriere non riposano mai! Nella seconda scena invece, probabilmente non avremmo nemmeno capito che l’incontro si stava svolgendo a sera inoltrata se non avessimo udito Raimundo invitare Francisca a riposare e darle la buonanotte. Costava davvero tanto farceli vedere avvolti per davvero dal buio della notte?

È il caso di dire che in questa soap la notte è come un trucco di magia: c’è ma non si vede!

Ma andiamo avanti: continua la serie di riferimenti solo verbali a cui gli autori si illudono di farci abituare attraverso l’avance di Francisca che per ben due volte si trova a dover amorevolmente dialogare col suo Raimundo molto più in là dell’ “ora che volge al desio”, allorquando i ricordi vanno ormai all’amore del tempo passato. È normale che la poverina (che ormai ha più appuntamenti con Severo che con Raimundo), spaventata a morte dalle presunte bombe e dinamiti che la aspettano nella sua proprietà e/o non appena metterà piede fuori dalla Villa, non possa riuscire ad addormentarsi e voglia Raimundo al suo fianco, dal momento che è stato lui a recarsi da lei di notte, pienamente consapevole di ciò che comportava questa scelta. La Montenegro per ben due volte è stata diretta:

“Mi hai svegliato e ora rimarrai qui con me finchè non prenderò di nuovo sonno” (capitolo 1309)

“Mi credi tanto incosciente da riuscire a chiudere occhio questa notte?” (capitolo 1320)

Raimundo è in imbarazzo (nella prima scena gli sfugge il cappello dalle dita e si sfrega le mani), capisce che Francisca non vuole dormire e coglie benissimo il riferimento, ma non si sbottona (in senso figurato e non). Conclusione, per ben due volte Francisca ci prova e va in bianco (non bastava solo una volta…)

Passiamo finalmente dalle parole ai fatti e arriviamo al tanto sospirato contatto fisico…e qui si apre un mondo! È sempre Francisca che si lancia, ma mentre la prima volta è seduta troppo lontana da Raimundo e per questo non riesce a sfiorarlo, la seconda volta riesce a toccargli la mano, ma subito si ritrae, presa dall’imbarazzo. La mano di Raimundo però rimane immobile per un attimo, creando il momento perfetto: la parvenza di un amore adolescenziale mai sopito torna a far capolino con un afflato di dolcezza infinita che ci immobilizza.

Ancora una volta però non siamo riusciti ad andare al di là di due mani che si sfiorano.

Dopo le varie descrizioni sensoriali, passiamo adesso ad esaminare il vero motivo per cui Raimundo va alla Villa. Noi sappiamo benissimo qual è, ma lui pare dimenticarlo ogni qualvolta si trova in presenza di Francisca. Nella prima scena Raimundo si arrampica sugli specchi, dicendo di essere lì per gratitudine verso di lei che ha comprato le medicine contro il morbillo (!) finchè Francisca è costretta a metterlo nella condizione di dover scegliere tra lei e i terroristi (e lui quanto può diventare ermetico?)

Nella seconda scena invece, Raimundo fa ricadere sulla “collettività” la responsabilità di tutto quanto ha scatenato con le sue elucubrazioni mentali: generalizzando infatti, afferma che tutti insieme, parlando, hanno pensato nello stesso momento a proteggere Francisca (!) Raimundo omette di essere l’unico responsabile ad aver dato l’allarme e aver generato la paura: lui vive col pensiero fisso di Francisca e vede pericoli dappertutto perché sa che lei potrebbe essere il bersaglio preferito dei terroristi. E come si chiama quel sentimento che ti costringe a pensare incessantemente alla stessa persona e a volerla proteggere? Ebbene, Raimundo non ammette a se stesso e di conseguenza a Francisca che ancora la ama. In queste scene è stato calpestato il bisogno dei raipaquisti di sentire esprimere questo sentimento anche verbalmente.

“Sono qui, ti basti come risposta” (Raimundo – capitolo 1310)

Un ultimo parallelismo: nelle battute finali (il momento catartico per eccellenza), subito dopo quell’istante di massima tensione in cui i due parlano senza possibilità di comunicazione, Raimundo si alza per andar via mentre lei lo ringrazia di averla messa in guardia, avvisata e salvata. I due allora si salutano, ma ripetono gesti, movimenti, sguardi e parole: lui in piedi che la guarda dall’alto (accennando un mezzo sorrisino) e lei seduta che lo guarda dal basso (con gli occhi a cuoricino). Non sia mai che lui le si avvicini di più o sorrida di più (no, dobbiamo soffrire…perchè se non viene lasciato tutto all’immaginazione non va bene…il sorriso enigmatico di Raimundo – che dice tutto e niente – ci fa letteralmente girare la testa):

Senza parlare di Francisca, i suoi occhi comunicano tutto il suo amore per Raimundo e il suo desiderio che rimanga con lei, ma deve accettare di vederlo andar via.

A noi non interessa vederli seduti sul divano o sugli scalini…se proprio devono parlare per due minuti risicati, di notte, di tutto ciò che non riguarda la loro storia, che lo facciano in camera da letto! E siccome non c’è due senza tre, adesso pretendiamo di vederli di nuovo insieme per un’altra minaccia terroristica. Ma, che la prossima volta, sia Francisca ad andare alla locanda ad avvertire del pericolo un Raimundo in vestaglia che abbia voglia di rimanere con lei tutta la notte!




2 comentarios:

  1. Complimenti per l'articolo 👍👏👏. Hai espresso in maniera esaustiva quello che pensiamo tutti noi Raipaquisti.Queste scene, pur essendo meravigliose per le emozioni che ci regalano Francisca e Raimundo e quindi Maria e Ramon anche con un semplice sguardo a lungo andare stanno diventando stancanti. Vedo che gli autori hanno molta dimestichezza con il copia e incolla. Sembra sempre che stia per accadere qualcosa,sperando in una svolta, ma ecco che si rimane fermi, delusi. È vero dobbiamo usare l'immaginazione per sognare ed immaginare come avrebbe potuto svilupparsi una determinata scena. E per fortuna abbiamo un'immaginazione molto fervida, ma quello che sta per esaurirsi è la pazienza. Ci scommetto che il loro prossimo incontro sarà sempre improntato sullo stesso tema: sguardi languidi, sorrisi enigmatici e poi ognuno per la sua strada. Quanto potrà durare tutto questo?

    ResponderEliminar
  2. Condivido completamente quanto è stato scritto nell’articolo. E aggiungo: non solo le due scene raipaquiste dei capitoli 1309 e 1320 sono molto simili, ma oserei dire che da 5 anni a questa parte (con la breve parentesi del periodo della beffa della falsa boda) le scene tra Rai e Paca sono sempre uguali: miradas piene di rimpianto e desiderio, sospiri, mani che sfiorano le mani o il volto dell’altro. Con tutto il rispetto per il lavoro altrui, penso però che noi raipaquisti, per la nostra fedeltà e il nostro amore incondizionato per questa coppia, meritiamo qualcosa di più: vedere le stesse scene che si ripetono identiche da 5 anni è frustrante, per non parlare del colpo basso che ci è stato riservato con la falsa boda e dell’ulteriore presa in giro della siesta sempre in off. Nel caso non fosse chiaro, noi seguiamo Puente Viejo SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per le scene raipaquiste e ci piacerebbe vedere qualcosa di nuovo e originale, finalmente: dopo 5 anni non sarebbe ora di accontentare anche i raipaquisti? E intendo accontentarci per davvero, questa volta, perché la presa in giro della falsa boda è stata una vera pugnalata che non ci meritavamo!

    ResponderEliminar